AgenPress – Il potere nel sistema politico autoritario russo è concentrato nelle mani del presidente Vladimir Putin. Con forze di sicurezza lealiste, una magistratura sottomessa, un ambiente mediatico controllato e una legislatura composta da un partito al governo e fazioni di opposizione flessibili, il Cremlino manipola le elezioni e sopprime il vero dissenso.
La corruzione dilagante facilita lo spostamento dei legami tra funzionari statali e gruppi della criminalità organizzata. Le forze russe hanno invaso l’Ucraina nel febbraio 2022, con il governo che ha ulteriormente ridotto i diritti e le libertà individuali per soffocare il dissenso interno.
I partigiani russi di Freedom of Russia e il Corpo dei volontari russi hanno annunciato oggi in diversi messaggi su Telegram, anche con video, di aver lanciato dei raid al confine tra Russia e Ucraina e di aver messo le loro bandiere nelle località di Bezlyudovka, Churovichi e Lyubimovka, nelle regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk. E hanno lanciato un appello: “Cittadini della Russia, siamo russi come voi. L’unica differenza è che non vogliamo più giustificare le azioni dei criminali al potere e vogliamo che la dittatura del Cremlino finisca. Le prime bandiere di una Russia libera all’alba sulle città liberate’.
Il Corpo dei volontari russi e della Legione della libertà della Russia, che sostengono di avere messo a segno diversi raid sul territorio della Federazione Russa, chiedono nel loro appello alla popolazione delle regioni di confine con l’Ucraina di “restare a casa, non opporre resistenza e non avere paura”.
“Non siamo vostri nemici”, scrivono su Telegram, “a differenza degli zombie di Putin, noi non tocchiamo i civili e non li usiamo per i nostri scopi. La libertà è vicina. Vi daremo altri dettagli a breve”. Sulla rete intanto sono comparsi video con militari, carri armati e anche un elicottero, sebbene non ci siano conferme ufficiali né da parte ucraina né da parte russa.