AgenPress – L’inchiesta era partita un anno fa dopo un esposto anonimo e riguarda un giro di nomine e incarichi pilotati al Tribunale fallimentare di Lecce.
Ad essere arrrestati sono il magistrato pugliese Pietro Errede, fino a poco tempo fa in servizio al Tribunale di Lecce, ora a Bologna, un avvocato e tre commercialisti. Tutti posti ai domiciliari dalla Guardia di finanza di Lecce su disposizione della magistratura di Potenza. Errede era già indagato nel procedimento per corruzione e turbativa d’asta. Verrebbe anche contestata una presunta interferenza in un’asta giudiziaria in cambio di favori. Dieci gli indagati.
Tra gli indagati a piede libero dalla Procura di Potenza vi sarebbero un altro magistrato in servizio nel Tribunale del capoluogo salentino, e due avvocati, uno del Foro di Lecce e uno di Roma. Le accuse contestate a vario titolo nel provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Potenza sono di concussione, corruzione in atti giudiziari, turbata libertà degli incanti ed estorsione.