Putin ha dichiarato il mese scorso al Forum economico internazionale di San Pietroburgo che “le prime testate nucleari [russe] sono state consegnate nel territorio della Bielorussia”, aggiungendo che sono state collocate lì per “deterrenza”.
La Russia ha circa 4.477 testate nucleari dispiegate e di riserva, comprese circa 1.900 armi nucleari tattiche, secondo la Federazione degli scienziati americani. Non è chiaro quanto Putin intenda spostare di quell’arsenale, e funzionari statunitensi e occidentali non hanno confermato pubblicamente che alcuna arma sia stata trasferita in Bielorussia.
I funzionari non rivelano perché lo credono. Hanno riconosciuto che le armi sono difficili da rintracciare per la comunità dell’intelligence statunitense, anche attraverso le immagini satellitari.
Funzionari statunitensi e occidentali hanno detto all’inizio di questo mese che non sembrava che la Bielorussia avesse finito di aggiornare le strutture di stoccaggio necessarie per ospitare armi nucleari tattiche e che le immagini satellitari disponibili non mostrassero alcun segno del tipo di preparazione e sicurezza che sarebbe standard in un impianto nucleare russo.
Il mese scorso il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko ha dichiarato che di fronte all’aggressione non avrebbe mostrato “nessuna esitazione” nell’usare le armi nucleari tattiche russe di stanza sul suolo bielorusso.
Ma gli alti funzionari della DIA hanno affermato di non credere che Lukashenko avrebbe alcun controllo sull’arsenale. Molto probabilmente sarebbe interamente controllato dalla Russia, hanno detto i funzionari.
I funzionari della DIA hanno anche affermato di non credere che il movimento delle armi in Bielorussia altererebbe il panorama nucleare globale o aumenterebbe il rischio di un incidente nucleare, perché sarebbero in deposito piuttosto che schierate in avanti e controllate dalle forze russe.
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha anche affermato che gli Stati Uniti “non hanno visto alcun motivo per modificare la propria posizione nucleare né alcuna indicazione che la Russia si stia preparando a utilizzare un’arma nucleare”.
Nelle sue osservazioni del mese scorso, Putin ha affermato che il resto delle armi nucleari tattiche che la Russia intende trasferire in Bielorussia sarebbe stato trasferito “entro la fine dell’estate o entro la fine dell’anno”.