AgenPress – “Noi piangiamo 43 vittime non della sfortuna, non del caso o del cambiamento climatico, ma della avidità dell’uomo e spero che qualcuno paghi il conto”. Così il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nel suo discorso per la cerimonia di commemorazione del crollo del ponte Morandi.
“Questo ponte è rinascita, ha dimostrato unità ed efficienza. Conto di tornare l’anno prossimo con un disegno legge che equipari i cittadini vittime dell’incuria alle vittime del terrorismo. Ci sono stati miliardi di profitto, da investire in manutenzione ma non è stato fatto. Non anticipo sentenze, ma voglio tornare l’anno prossimo con disegno legge che equipara queste vittime a quelle terrorismo”.
“Il nuovo ponte sopra le nostre teste è un miracolo” fatto in “15 mesi, mille operai, 300 imprese. Grazie. L’importante è che non se ne parli solo il 14 agosto”.
“Sono necessarie il Terzo Valico, la Gronda. Tutte cose di cui si chiacchiera da qualche decennio ma mi impegno affinché nei prossimi anni diventino realtà -h detto Salvini -. Sto chiedendo a imprese e società di accelerare sulle infrastrutture di cui la città ha bisogno. Il Mit gestisce più di 21 mila opere tra ponti e viadotti e stiamo facendo ricognizione per recuperare qualche decennio di incuria”.