USPP Lazio: servono più agenti e unità cinofile per fermare il traffico prima di utilizzare le caserme dismesse!!!
AgenPress. “Giunge notizia di un ennesimo tentativo di introdurre, durante il colloquio con famigliare, dello stupefacente nascosto in un involucro dove il detenuto al momento di riceverlo ha sua volta cercato di introdurlo nelle sue parti intime, visto e individuato dalla Polizia Penitenziaria che ha poi permesso il ritrovamento della sostanza che sottoposta al test è risultata essere cocaina per 10 grammi.”
A darne notizia il segretario regionale USPP Lazio Daniele Nicastrini il quale afferma che “Il problema delle sostanze stupefacenti all’interno delle nostre carceri che i detenuti anche con pene inferiori ai 3 anni tendono a far pervenire, è sempre più preoccupante visto che può fruttare anche 200 euro al grammo in caso di cocaina.
“Inoltre, ultim’ora abbiamo avuto ulteriore notizia che presso il Carcere di Cassino sono stati rinvenuti all’interno del carcere a seguito di un operazione della Polizia Penitenziaria, telefonici, caricabatterie, coltelli e dei droni con all’interno della droga.”
Mentre in queste ultime settimane viene rilanciata dal Ministro della Giustizia Nordio legata alla necessità di destinare i detenuti con reati inferiori a pene ai 5 anni alla detenzione presso le caserme dismesse, all’interno delle carceri per contenere con pochi uomini rimasti come a al carcere di Viterbo “Mammagialla” e Cassino si deve garantire la sorveglianza su soggetti con tali reati in regime con l’impiego di un agente su 100 detenuti per piano quando va bene.
“Prioritario ripristinare le unità mancanti che, è bene ricordare di riferiscono ad una pianta organica tagliata indiscriminatamente dalla legge Madia” a chiederlo è il Presidente USPP Giuseppe Moretti che rispetto all’ipotesi dell’uso delle caserme dismesse si chiede “con quali unità dovrebbero funzionare”, mentre ribadisce che “solo con una congrua dotazione organica e il potenziamento delle unità cinofile si può far fronte a tale fenomeno. Così come occorre un piano di investimenti straordinari per ridare credibilità al sistema penitenziario”.
A riguardo per il rappresentante USPP, “ben vengano gli 84 milioni di euro annunciati dal sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro ma rischiano di essere una goccia nel mare se non integrato da ulteriori risorse straordinarie che potrebbero essere reperibili proprio come la dichiarazione dello stato d’emergenza delle carceri richiesta più volte dall’USPP”.
“Visto anche il mancato rispetto dei pagamenti di missioni, buoni pasto e straordinari per i Nuclei di Roma e Frosinone, nonché del personale in servizio in molte strutture penitenziarie, concludono Nicastrini e Moretti, chiediamo urgenti interventi da parte dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria”.