AgenPress – Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, era sulla lista dei passeggeri di un aereo che si è schiantato uccidendo tutti a bordo. Tra i 10 morti c’erano tre membri dell’equipaggio e sette passeggeri.
In precedenza, il canale Telegram Gray Zone, collegato a Wagner, aveva riferito che l’aereo Embraer era stato abbattuto dalle difese aeree nella regione di Tver, a nord di Mosca.
L’aereo, che volava dalla capitale a San Pietroburgo, trasportava sette passeggeri e tre membri dell’equipaggio. Grey Zone ha riferito che i residenti locali hanno sentito due colpi prima dello schianto e hanno visto due scie di vapore.
L’agenzia di stampa Tass ha detto che l’aereo, un Embraer Legacy privato, ha preso fuoco nell’impatto con il suolo, aggiungendo che erano già stati ritrovati quattro corpi. L’aereo era in volo da meno di mezz’ora.
Il 62enne capo mercenario aveva guidato l’ammutinamento del 23-24 giugno, spostando le sue truppe dall’Ucraina, conquistando la città di Rostov sul Don, nel sud della Russia, e minacciando di marciare su Mosca. La mossa è arrivata dopo mesi di tensione con i comandanti militari russi sul conflitto in Ucraina.
La situazione di stallo fu risolta da un accordo che consentiva alle truppe Wagner di trasferirsi in Bielorussia o di unirsi all’esercito russo.
Lo stesso Prigozhin ha accettato di trasferirsi in Bielorussia ma a quanto pare ha potuto muoversi liberamente, essendo stato visto in Russia e, secondo quanto riferito, ha anche visitato l’Africa.
Prigozhin ha contribuito a lanciare il Gruppo Wagner verso l’inizio del conflitto Ucraina-Russia nella penisola di Crimea intorno al 2014, secondo i rapporti pubblicati dal Centro per la lotta al terrorismo di West Point.
Nel 2018, i pubblici ministeri statunitensi hanno accusato Prigozhin per il suo sospetto ruolo nel finanziamento dell’Internet Research Agency, che gli Stati Uniti hanno descritto come una “fattoria di troll” russa che cercava di utilizzare campagne digitali per aumentare le tensioni politiche e sociali negli Stati Uniti.