AgenPress. Poi c’è la scuola, altra materia della quale abbiamo discusso nei vari incontri che abbiamo avuto questa mattina. Io ho incontrato qui la professoressa Carfora, dirigente scolastica dell’Istituto Morano, docente straordinaria perché su questi territori ci sono persone che fanno delle cose incredibili. Mi ha raccontato il lavoro preziosissimo che fa, ma che si vede insomma, contro la dispersione scolastica in un territorio come questo, andando casa per casa. E voglio dire anche a lei che non è sola, che faremo la nostra parte. Il ministro Valditara che è qui, ha firmato ieri il decreto Agenda Sud.
Il decreto Agenda Sud è un decreto che si concentra proprio sul tema della lotta al divario educativo, della lotta alla dispersione scolastica e investe oltre 260 milioni di euro, coinvolge circa 2.000 scuole nel mezzogiorno d’Italia, coinvolgerà tutte e quattro le scuole del primo ciclo di Caivano. Che significa? Vuol dire che ci sarà più personale, vuol dire che ci saranno le risorse per aprire le scuole il pomeriggio, per tenerle aperte anche al di fuori dell’orario curricolare, vuol dire che aiuteremo questi docenti anche in tema di sostegno psicologico e sociale ai ragazzi che sono maggiormente in difficoltà. Mi è stato posto da più parti il tema degli assistenti sociali che mancano, ne parlerò col Presidente De Luca che devo incontrare, anche se i miei tempi si sono molto ristretti, ma che incontrerò perché credo che anche su questo tutti i livelli istituzionali debbano, possano lavorare insieme ma sicuramente noi con le attività di Agenda Sud possiamo fare la differenza. Vuol dire che in queste quattro scuole arriveranno fino a 20 docenti in più. E cerchiamo di dare risposte anche in termini di educazione.
Ci sono norme importanti che secondo me riguardano il tema della dispersione scolastica, mi sono state sottoposte dai procuratori e dalle procuratrici che oggi erano presenti. Credo che vadano rafforzate le norme per combattere la dispersione scolastica perché sì, è vero che c’è un obbligo scolastico ma diciamo che le sanzioni per quelle famiglie che decidono di non mandare i loro figli a scuola ad oggi non mi sembrano sufficienti. Quindi è un altro elemento sul quale intendiamo lavorare e ringrazio chi me l’ha posto.