AgenPress – Gli Stati Uniti non verranno mai meno nel loro sostegno a Israele, ha detto giovedì il segretario di Stato americano Antony Blinken, aggiungendo che la “litania di brutalità e disumanità” di Hamas evoca “il peggio dell’Isis”.
Anche se il massimo diplomatico americano non ha parlato esplicitamente di moderazione, Blinken ha detto di aver discusso con Netanyahu dell’importanza di prendere “ogni precauzione possibile per evitare di danneggiare i civili”.
“Nessun paese può o vorrebbe tollerare il massacro dei suoi cittadini o semplicemente ritornare alle condizioni che lo hanno permesso. Israele ha il diritto, anzi l’obbligo, di difendersi e di garantire che ciò non accada mai più”.
Ma ha anche ribadito che il rispetto per la vita civile è ciò che distingue le democrazie da quelle come Hamas, affermando: “Come abbiamo discusso io e il Primo Ministro, il modo in cui Israele agisce in questo senso è importante”.
Blinken ha inoltre sottolineato che Hamas non rappresenta il popolo palestinese.
Gli Stati Uniti stanno “fornendo munizioni, intercettori per rifornire l’Iron Dome di Israele, insieme ad altro materiale di difesa”, ha detto Blinken, sottolineando che “le prime spedizioni di supporto militare statunitense sono già arrivate in Israele e altre sono in arrivo”.
Blinken ha fatto eco al “chiarissimo avvertimento” del presidente Joe Biden “a qualsiasi avversario – statale o non statale – che pensa di approfittare dell’attuale crisi per attaccare Israele: non farlo”.
Si prevede che il viaggio di Blinken proseguirà oltre le tappe originarie di Israele e Giordania, ha detto un funzionario del Dipartimento di Stato.
Gli Stati Uniti sono stati “irremovibili” con le altre nazioni sulla necessità di condannare inequivocabilmente gli attacchi di Hamas, ha detto il massimo diplomatico americano, catalogando gli orrori commessi dal gruppo terroristico: “Bambini massacrati, corpi profanati, giovani bruciati vivi, donne violentate, genitori giustiziati davanti ai figli, bambini davanti ai genitori.”
“Non ci sono scuse. Non c’è giustificazione per queste atrocità. Questo è – deve essere – un momento di chiarezza morale.”