AgenPress – Negli ultimi due giorni in Trentino sono caduti mediamente 50-100 mm di pioggia, con il massimo di 133 a Tremalzo. Dopo una breve pausa giovedì sera, nella notte le precipitazioni sono riprese seppur – sottolinea la Provincia autonoma di Trento in una nota – in modo discontinuo ma localmente anche a carattere di rovescio o isolato temporale.
Alle 10:45 il livello dell’Adige, misurato al Ponte di San Lorenzo a Trento, era di 3 metri e 63 centimetri: la soglia di attenzione che potrebbe far scattare la riapertura della galleria Adige Garda è di quattro metri e mezzo.
Nelle prossime ore saranno ancora possibili precipitazioni sparse ed intermittenti. Dalla tarda mattinata le precipitazioni si esauriranno a cominciare da ovest con locali e temporanei rinforzi dei venti da nord. Nella prossima notte Meteotrentino prevede una bassa probabilità di precipitazioni con temperature in calo. Tra sabato e domenica sono probabili moderate precipitazioni con la quota neve inizialmente oltre i 1500 metri in aumento.
Alla centrale operativa dei vigili del fuoco, dalle 20 di giovedì alle 8 di oggi, sono arrivate 109 chiamate per 55 eventi. Sono stati allertati in tutto 56 corpi dei vigili del fuoco tra permanenti e volontari. Verso le 20.30 è stato attivato il ‘filtro laico’ della Centrale unica di emergenza, cioè con la presa in carico dei soli eventi urgenti, per un paio d’ore. Questa mattina, dopo un sopralluogo da terra e con l’elicottero da parte di un geologo, è stata riaperta la sp 90 Destra Adige che era stata chiusa nella notte tra Romagnano e Aldeno a causa di crolli rocciosi. Durante la notte i geologi della Provincia sono stati impegnati in alcuni interventi di verifica di situazioni di potenziale rischio, per crolli, trasporti di detriti e smottamenti.
Tra le zone in cui lo scorso 31 ottobre si sono verificate delle frane c’è stato anche il paese di Cloz, con cinque case coinvolte e 16 persone evacuate per sicurezza. La Provincia informa che dopo i sopralluoghi effettuati, è stata completata l’asportazione degli accumuli con il miglioramento dei drenaggi e la posa di teli impermeabili nella parte alta del dissesto. Gli uffici sono in contatto costante con gli operatori sul posto per monitorare gli sviluppi a seguito delle ulteriori piogge previste.