AgenPress – “Sono esperti nominati da questo governo. Spiegare alle organizzazioni sindacali che non è uno sciopero generale ma uno sciopero intersettoriale è una presa di posizione, una visione singolare. Non abbiamo alcuna intenzione di rispettare i divieti della commissione di garanzia, del governo. E’ singolare che il ministro dica una cosa e coincida esattamente con quello che dice la commissione”.
Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri dopo l’intervento della commissione di garanzia.
“Sullo sciopero di venerdì noi andiamo avanti. Quello della commissione di garanzia ci sembra un giudizio politico. Ci sembra più una commissione di garanzia del governo o del ministro. Che la commissione dia un giudizio su uno sciopero generale dicendo che è intersettoriale è incredibile”. Siamo pronti anche a pagare multe e assumerci responsabilità. Lo sciopero è un diritto costituzionalmente garantito e non ci faremo intimorire”.
“Confermiamo la proclamazione dello sciopero generale e le sue modalità di svolgimento per la giornata del 17 novembre”, affermano Cgil e Uil. “Non condividiamo la decisione assunta dalla Commissione di garanzia. Si tratta – proseguono – di un’interpretazione che non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l’effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici ed i lavoratori”.
“Confermiamo lo sciopero del 17. È tempo di cambiare il Paese, Salvini dovrebbe avere più rispetto per i lavoratori e le lavoratrici”, ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini. “Il Garante ha sbagliato perché sta forzando, una forzatura che mette in discussione il diritto di sciopero”.
“Scioperando le lavoratrici e i lavoratori ci rimettono dei soldi e lo stanno facendo per migliorare questo Paese mentre Salvini e la Lega in questo momento stanno cercando di non far parlare delle cose che loro non hanno fatto”.
“Dovevano cambiare le pensioni e invece le hanno peggiorate, dovevano aumentare i salari e invece stanno calando, dovevano combattere l’evasione fiscale e invece fanno i condoni, dovevano tassare gli extraprofitti e invece non lo stanno facendo”, ha spiegato il leader della Cgil.
“Quindi è chiaro che oggi stanno cercando di parlare di altro e non delle debolezze e dell’incapacità che stanno dimostrando”, ha detto ancora Landini, invitando tutte “le lavoratrici, lavoratori, pensionati e giovani a scendere in piazza perché oggi è il momento di ribellarci ad un governo che sta portando questo Paese alla malora”.