AgenPress – “E’ nomale, tranquillo. “Facciamo quello che normalmente si fa, non c’è niente da raccontare. È una persona normale”.
Così la direttrice del carcere di Verona, Francesca Gioieni, ha descritto, parlando con i cronisti, Filippo Turetta. Per lui, ha chiarito, “si stanno applicando tutte le procedure di cautela che si seguono con gli altri detenuti”.
Precisando di non essere “in grado di esprimere un giudizio” sulle sue condizioni psicologiche, la direttrice ha aggiunto che Turetta è stato trattato “come tutti i nuovi giunti che arrivano” secondo “le procedure normali per tutti. Attenzione, cautela, visita medica, immatricolazione, le procedure normali”.
Gioieni ha sottolineato quindi che “nessun detenuto rimane in infermeria. Ci sono delle procedure per i nuovi giunti che l’amministrazione penitenziaria ha per il pericolo suicidi, le poniamo in atto per tutti. Sempre secondo le nostre procedure adottiamo poi una serie di cautele gestionali, l’amministrazione cerca di fare un’attività di trattamento individualizzato, pone tutte le cautele insieme alla visita sanitaria, solo questo”.