AgenPress – Putin ha iniziato la conferenza stampa dicendo che la sovranità della Russia è minacciata e che “l’esistenza stessa del nostro Paese senza sovranità è impossibile… l’intero Paese non può esistere senza sovranità”.
Gli viene subito posta una domanda sulla guerra in Ucraina e Pavel Zarubin, conduttore della televisione statale, chiede: “Quando ci sarà la pace?”
“Ci sarà la pace quando raggiungeremo i nostri obiettivi”, ha detto Putin. “Non sono cambiati. Denazificazione dell’Ucraina, smilitarizzazione dell’Ucraina”.
Questi sono alcuni dei termini più aggressivi che Putin ha usato all’inizio della guerra in Ucraina, prima che la Russia subisse una serie di sconfitte militari lo scorso anno. Ma con il fallimento della controffensiva ucraina, Putin indica che la Russia sta ancora cercando una capitolazione totale.
A Putin viene anche chiesto se ci sarà un nuovo ciclo di mobilitazione in Russia, al che lui risponde che la Russia ha abbastanza uomini sotto le armi e coscritti disponibili al momento per aumentare le dimensioni delle forze armate russe a 500.000 entro la fine dell’anno.
“Perché abbiamo bisogno di una mobilitazione? Non c’è bisogno di una mobilitazione oggi”.
Putin ha inoltre affermato che gli aiuti militari all’Ucraina provenienti dall’occidente si stanno esaurendo e che il Paese presto resterà senza armi straniere per resistere all’invasione russa.
“L’Ucraina non produce quasi nulla, arriva tutto dall’ovest, ma un giorno le cose gratuite finiranno e sembra che stia già accadendo”.
Putin si è detto disponibile a ricucire le relazioni con l’Europa e gli Stati Uniti, ma ha anche affermato che la Russia non ha fatto nulla di male nella sua invasione dell’Ucraina e ha incolpato l’Occidente per “rovinare le relazioni” con la Russia.
“Non abbiamo rovinato le relazioni con l’Occidente”, ha detto, lanciandosi in una lunga conferenza sulla visione del Cremlino della storia ucraina. “Hanno rovinato i rapporti con noi e hanno sempre cercato di spingerci al secondo o al terzo posto ignorando i nostri interessi”.
A un certo punto, aggiunge raccontando la storia della rivoluzione ucraina del 2014, “non ci hanno lasciato scelta nelle nostre azioni”.
Putin ha utilizzato una linea aggressiva, parlando ampiamente della guerra e facendo poco per dimostrare che si stava tirando indietro dagli obiettivi massimalisti della Russia.
Ha anche elogiato il leader ungherese Victor Orban e il primo ministro populista slovacco Robert Fico. Orban in particolare ha bloccato gli aiuti dell’UE all’Ucraina mentre spinge Bruxelles a rilasciare miliardi di euro in aiuti trattenuti a causa di preoccupazioni sullo stato di diritto.
“Non sono politici filorussi”, ha detto di Orban e Fico. “Sono filo-nazionalisti”.
Deprecando il comportamento “imperialista” degli Stati Uniti, ha detto: “Siamo pronti a organizzare le relazioni con loro… Pensiamo che gli Stati Uniti siano un paese importante e necessario nel mondo. Ma la loro politica imperiale li ostacola”.
Nelle trattative tra russi e ucraini a Istanbul, nel 2022, erano stati “concordati i parametri” per una demilitarizzazione dell’Ucraina, e quindi per una pace negoziata, ma Kiev “ha buttato tutto nel camino”.
La controffensiva ucraina è ormai fallita e le forze russe stanno “migliorando le loro posizioni” su tutta la linea del fronte.
Putin ha ammesso che gli ucraini sono riusciti a creare un caposaldo grazie ad intensi attacchi di artiglieria nella località di Krynki, lungo la sponda orientale del Dnipro, nella regione meridionale di Kherson. “Quindi – ha aggiunto – il nostro comando ha preso la decisione far retrocedere le truppe nei boschi circostanti, ma le perdite dei nostri sono minime, mentre quelle di kiev si contano a decine”. Le truppe ucraine, ha affermato ancora il presidente, si sono trovate in una trappola.
Senza difendere la sua sovranità la Russia non può esistere. Putin ha aggiunto che i suoi principali obiettivi sono appunto “rafforzare la sovranità della Russia, la sicurezza ai confini e i diritti e le le libertà dei cittadini”.