AgenPress – Il Segretario alla difesa Usa Austin ha fatto presente, nei suoi incontri, ad Israele che per raggiungere i propri obiettivi nella guerra contro Hamas deve anche tenere presente le questioni umanitarie. ”Occorre occuparsi delle necessità più urgenti. Dobbiamo far sì che quantità maggior di aiuti umanitari siano inoltrate ai 2 milioni di sfollati a Gaza”. ”Questi aiuti – ha aggiunto – devono essere distribuiti in una maniera migliore”. Austin ha quindi espresso apprezzamento per nuove misure adottate negli ultimi giorni dal governo israeliano: un riferimento all’apertura del valico israeliano di Kerem Shalom.
Gli Usa “continuano a credere” nella soluzione a 2 Stati., ha aggiunto in conferenza stampa con l’omologo israeliano Yoav Gallant. “Sappiamo quanto sia difficile, soprattutto dopo il 7 ottobre, ma l’instabilità e l’insicurezza continue – ha sottolineato – fanno il gioco di Hamas”. Sul futuro di Gaza, Austin ha detto che “israeliani e palestinesi hanno entrambi pagato un prezzo troppo alto per tornare indietro al 6 ottobre. Quindi oggi ho discusso dei percorsi verso un futuro per Gaza dopo Hamas, sulla base dei chiari principi stabiliti il mese scorso dal mio amico Blinken”.
Dopo aver confermato che gli Usa appoggeranno gli sforzi di Israele per liberare gli ostaggi, Austin ha sottolineato che “Hamas usa di regola i civili come scudi”. “Oltre a questo – ha insistito – colloca i suoi quartier generali e i suoi siti logistici vicino a ospedali, moschee, chiese, di tutto. Ciò aumenta la complessità e costituisce un ulteriore onere per le forze che porteranno avanti questa lotta. Richiede una forza molto professionale, e quella forza deve imparare ogni passo del percorso”.
Austin ha affermato di non essere lì per “dettare scadenze o termini” per la guerra a Gaza, che ha descritto come “un’operazione israeliana”. Ribadito il sostegno degli Stati Uniti al “diritto di Israele a difendersi è ferreo”.
A seguito di un incontro con alti funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, Austin nota che ci sono state discussioni su “scopi e obiettivi” a Gaza.
Secondo lui ciò includeva come ridurre i danni ai civili e la necessità di garantire una “transizione da operazioni ad alta intensità a operazioni a minore intensità” ed un approccio “più chirurgico” approccio.
Austin ha inoltre confermato che gli Stati Uniti continueranno a fornire armi all’esercito israeliano e lo esorta a ridurre le morti civili a Gaza.
Aggiunge che durante l’incontro si è discusso anche dei “percorsi verso una futura Gaza”; dopo la guerra e riafferma l’impegno del governo degli Stati Uniti per una soluzione a due Stati del conflitto.