AgenPress – Giù le mani dal presepe nelle scuole: è in sostanza quanto chiede una proposta di legge depositata al Senato, prima firmataria Lavinia Mennunni di FdI. Il provvedimento stabilisce che è vietato “impedire iniziative promosse da genitori, studenti o da competenti organi scolastici per proseguire attività legate alle tradizionali celebrazioni legate al Natale e alla Pasqua cristiana” come il “presepe, recite e altre manifestazioni”. Obiettivo: “ricordarne il loro profondo significato di umanità e il rapporto che le lega all’identità nazionale italiana”. Per i trasgressori scatterà “un procedimento disciplinare secondo le norme”.
La proposta è costituita da quattro articoli. Nell’articolo 1, a mò di premessa, si legge che “la Repubblica valorizza, preserva e tutela le festività e le tradizioni religiose cristiane quale espressione più autentica e profonda dell’identità del popolo italiano”. All’articolo 3 si fa riferimento all’impegno del ministro dell’Istruzione ad adottare “appropriati provvedimenti” perché venga messo in pratica nelle scuole il divieto (citato nel precedente articolo) a impedire allestimenti o altre iniziative legate a festività cristiane come appunto il presepe. “Con la proposta di legge che ho presentato e che è stata firmata da molti parlamentari, non sarà più possibile cancellare il presepe, il Natale e la Pasqua all’interno degli istituti scolastici italiani di ogni ordine e grado – ribadisce la senatrice Mennunni – E’ assolutamente fondamentale salvaguardare e tutelare quelle che sono in fondo le nostre radici culturali che nel presepe hanno un altissimo esempio”.
“Bisogna certamente tener presente la tradizioni del Paese ma imporle per legge è fuori luogo. Ci sarà comunque modo, nel dibattito parlamentare, di valutare bene il da fare”, ha detto Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione presidi (Anp).
“Tutti si devono ricordare che viviamo in un Paese laico, la scuola è laica. Operazioni come questa che interferiscono tra l’altro con l’autonomia delle scuole, non sono accettabili. Sosterremo in tutti i modi il principio dell’autonomia scolastica e della laicità della scuola pubblica. Si rileggano la Costituzione”, ha commentato Gianna Fracassi, segretario generale Flc Cgil.