Ucraina. Ministero Esteri: deportando i bambini in Russia, Putin ha violato il diritto internazionale. Venga arrestato

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AgenPress – Il 4 gennaio 2024, il Presidente della Federazione Russa ha firmato il decreto “Sulla definizione di alcune categorie di cittadini stranieri e apolidi che hanno il diritto di richiedere la cittadinanza della Federazione Russa”.

Lo afferma in un documento del Ministero degli affari esteri dell’Ucraina sulla decisione di Putin di concedere la cittadinanza russa ai bambini ucraini.

Tutti i bambini ucraini trasferiti con la forza nel territorio della Federazione Russa con il falso pretesto della cosiddetta “protezione umanitaria” rimangono cittadini ucraini. Le autorità ucraine continuano ad adottare tutte le misure possibili per proteggere i loro legittimi diritti e libertà.

Il documento stabilisce che gli orfani e i bambini lasciati senza cure parentali e che sono cittadini ucraini possono ricevere la cittadinanza russa per decisione personale del Presidente della Federazione Russa, indipendentemente da tutti o singoli requisiti della legislazione federale. I capi delle organizzazioni russe in cui vengono detenuti con la forza i bambini ucraini possono presentare una domanda per la cittadinanza russa.

Questo prossimo “atto giuridico normativo”, oltre al suo obiettivo di soddisfare le esigenze demografiche del paese aggressore a spese dei migranti al fine di continuare l’aggressione armata contro l’Ucraina, viola gravemente anche la legislazione dell’Ucraina, le norme del diritto internazionale e i diritti dei bambini – cittadini ucraini, che durante l’offensiva su larga scala della Federazione Russa furono trasferiti con la forza nel territorio dello stato aggressore.

Tali azioni violano le norme del diritto umanitario internazionale, sono nulle e non creano alcuna conseguenza legale. L’introduzione della nuova legislazione sulla cittadinanza da parte della Federazione Russa mira a privare i bambini ucraini rapiti dell’opportunità di tornare in patria.

Il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina sottolinea ancora una volta che tutti i bambini, cittadini ucraini, trasferiti con la forza nel territorio della Federazione Russa con il pretesto inventato della cosiddetta “protezione umanitaria”, rimangono cittadini ucraini. Le autorità ucraine continuano ad adottare tutte le misure possibili per proteggere i loro diritti e le loro libertà legali.

Il vero valore di questo decreto sta solo nel fatto che servirà come ulteriore prova dei crimini della Federazione Russa contro l’Ucraina, dell’assimilazione forzata dei bambini ucraini e del tentativo di privarli della propria Patria.

Chiediamo alla Corte penale internazionale di tenere conto di queste azioni della leadership della Federazione Russa volte a trasferire i bambini ucraini da un gruppo nazionale a un altro, anche concedendo loro con la forza la cittadinanza russa, che è uno dei segni del genocidio, e la comunità internazionale ad attuare quanto prima il mandato d’arresto emesso dalla CPI su Vladimir Putin, dopo aver adottato le misure necessarie per trattenerlo e consegnarlo agli organi di giustizia internazionale.

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