Usa. Il NYT contro Trump: la sua rielezione è un pericolo per il mondo. Ammira Putin, Xi Jinping e Kim Jong-un

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AgenPress – “Donald Trump  ha mostrato un carattere e un temperamento che lo rendono del tutto inadatto a ricoprire cariche elevate. Come presidente, ha esercitato il potere con noncuranza e spesso crudelmente, mettendo il suo ego e i suoi bisogni personali al di sopra degli interessi del suo Paese”.

E’ quanto si legge nell’editoriale del New York Times suonando l’allarme per un eventuale ritorno del tycoon alla Casa Bianca, ricordando i “danni duraturi” della sua prima presidenza ma avvisando che la seconda sarebbe ben più pericolosa.

“La rielezione di Trump presenterebbe seri pericoli per la nostra Repubblica e per il mondo. Questo è il momento di non sedersi ma invece di impegnarsi nuovamente. Chiediamo agli americani di mettere da parte le loro differenze politiche, le lamentele e le affiliazioni di partito e di contemplare – come famiglie, come parrocchie, come consigli e club e come individui – la reale portata della scelta che faranno a novembre”.

“Ora, mentre fa nuovamente campagna elettorale, i suoi impulsi peggiori rimangono più forti che mai – incoraggiare la violenza e l’illegalità, sfruttare la paura e l’odio per consenso politico, indebolire lo stato di diritto e la Costituzione, applaudire i dittatori – e si stanno intensificando mentre cerca di riconquistare il potere”.

EPianifica la vendetta, con l’intento di eludere le restrizioni istituzionali, legali e burocratiche che gli hanno posto dei limiti durante il suo primo mandato”, prosegue il Nyt, definendolo “un uomo che ha mostrato con orgoglio un aperto disprezzo per la legge, le tutele e gli ideali della Costituzione”.

“Durante la sua presidenza ha mostrato una costante ammirazione per i leader autocratici – tra cui Xi Jinping, Vladimir Putin e Kim Jong-un – e disprezzo per i nostri alleati democratici. Mentre era alla Casa Bianca, ha ripetutamente minacciato di lasciare la Nato, un’alleanza fondamentale per la stabilità dell’Europa che vede solo come uno strumento di drenaggio delle risorse americane; ora il sito web della sua campagna dice, senza elaborare, che intende ‘completare’ il processo di ‘rivalutare radicalmente lo scopo e la missione della Nato”.

Inoltre, prosegue il Nyt, “ha annunciato la sua intenzione di abbandonare l’Ucraina, lasciando il paese e i suoi vicini vulnerabili a ulteriori aggressioni russe. Incoraggiati da un presidente americano, i leader che governano con il pugno di ferro in Ungheria, Israele, India e altrove si troverebbero ad affrontare pressioni morali o democratiche molto minori”.

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