AgenPress – “Il 7 ottobre il mondo è cambiato. Quanto avvenuto aggiunge ulteriori criticità e dubbi su come intervenire e rafforzare l’impegno coerente sulla Memoria. Dinanzi alla distorsione virulenta espressa da collettività varie, al vittimismo e la propaganda proposta da Hamas, alle accuse di stati, alle narrazioni unilaterali di media, mozioni di politici e appelli religiosi, e all’evidenza dei numerosissimi episodi di odio diretto e violenza fisica, verbale o ideale, ci chiediamo se davvero possiamo ancora ascoltare quel “mai più” con la stessa rassicurazione”.
Così Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche. “Il sentimento che pervade i nostri cuori in queste settimane che anticipano con programmazioni varie il Giorno della Memoria è quello di una profonda ferita e di offesa alla stessa memoria – aggiunge la presidente Ucei -. È nostro dovere presidiare questo giorno e questo impegno di memoria affinché non sia deturpato e strumentalizzato totalmente”.
“Il Giorno della Memoria è dedicato unicamente al ricordo della Shoah, così come rubricato nella legge istitutiva del 211/2000. Tutti gli altri conflitti e drammi laceranti, compreso quello di Israele-Hamas-Palestinesi, vanno rinviati ad altro Giorno e proprio per la loro importanza e complessità.
Certo la Memoria della Shoah avvenuta qui, in Italia con precise responsabilità del fascismo non può esser elusa e deviata parlando di altri e men che meno proponendo il tema in modo distorto e menzognero come il genocidio perpetrato e il lager a Gaza, pietre di inciampo dedicate a chiunque soffra, soffocando la memoria e le testimonianze dei nostri sopravvissuti cosi faticosamente preservate”.
“Il 7 ottobre è cambiato il mondo. Forse non possiamo utilizzare il termine Shoah, ma non possiamo tacere che nelle intenzioni di Hamas (e degli altri paesi collaboratori) vi sia un piano di sterminio del popolo ebraico, ribadito anche nello statuto che parte da presupposti ideologici del fondamentalismo islamico”.
“La Memoria della Shoah avvenuta qui, in Italia con precise responsabilità del fascismo, non può esser elusa e deviata parlando di altri e men che meno proponendo il tema in modo distorto e menzognero, come il genocidio perpetrato e il lager a Gaza, pietre di inciampo dedicate a chiunque soffra – ha sottolineato la presidente -, soffocando la memoria e le testimonianze dei nostri sopravvissuti cosi faticosamente preservate”.