AgenPress – Il governo russo sta creando un proprio gruppo mercenario per operare in Africa, approfittando del vuoto lasciato dopo la morte dell’ex capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. E’ quanto riporta Bloomberg.
Le attività illecite e i legami della Russia con i regimi autoritari in Africa sono sotto gli occhi dell’opinione pubblica da anni. I mercenari russi nel continente, compreso il Gruppo Wagner, le cui operazioni contribuiscono a riempire le casse di Mosca, sono stati ripetutamente accusati di violazioni dei diritti umani contro le popolazioni locali.
Wagner ha subito un duro colpo in seguito al suo breve ammutinamento e alla successiva morte di Prigozhin e di altri alti leader in un incidente aereo nell’agosto 2023, ampiamente ritenuto orchestrato dal governo russo in risposta alla ribellione. Il gruppo fu tecnicamente sciolto e i suoi combattenti in Ucraina furono in gran parte incorporati nell’esercito regolare russo, sebbene rimase attivo in Africa.
Con gran parte della rete e degli interessi commerciali di Wagner ancora attivi in Africa, il governo russo ha cercato di sfruttare le relazioni esistenti con i paesi del Sahel.
Il nuovo gruppo mercenario, soprannominato Africa Corps, condivide il nome delle forze militari della Germania nazista operanti nel continente negli anni ’40.
Secondo l’account Telegram del gruppo e fonti vicine al Ministero della Difesa russo, l’Africa Corps cerca di reclutare almeno 20.000 soldati da servire in cinque paesi del Sahel.
Al culmine della presenza di Wagner in Africa, c’erano alcune migliaia di mercenari sul terreno, quindi non è immediatamente chiaro come l’Africa Corps intenda aumentare drasticamente il numero, soprattutto considerando la continua necessità di inviare soldati a combattere in Ucraina.
L’Africa Corps sarebbe sotto il comando del Ministero della Difesa russo e, secondo quanto riferito, dovrebbe operare in diverse basi gestite dal Ministero. Un simile cambiamento eliminerebbe ogni plausibile negazione di crimini di guerra o saccheggi che esistevano quando la presenza della Russia nel Sahel era incentrata sul gruppo Wagner.
Finora sono arrivati in Africa solo circa 100 soldati, ha detto il gruppo su Telegram. I soldati sono stati inviati in Burkina Faso per garantire la sicurezza del governo militare di Ibrahim Traore, che ha preso il potere con un colpo di stato nel 2022.
Allo stesso tempo, la presenza militare russa nella Repubblica Centrafricana è raddoppiata dalla morte di Prigozhin, arrivando a circa 2.000 uomini.
Funzionari occidentali hanno detto a Bloomberg che le truppe regolari russe stanno lentamente sostituendo i combattenti Wagner. Si prevede che uno degli obiettivi principali sarà la continuazione e la potenziale espansione delle precedenti tattiche di estrazione delle risorse naturali di Wagner, caratterizzate da alcuni in Occidente come saccheggi su vasta scala sponsorizzati dal governo.
Si prevede che i profitti verranno reindirizzati allo sforzo bellico della Russia in Ucraina. “Per ora potrebbe trattarsi di un esercizio di rebranding, ma è già un grande risultato per i russi”, ha detto a Bloomberg un analista di un’organizzazione che monitora le attività di Wagner.