Alexey Navalny. Crippa (Lega), non ci sono prove che sia stato Putin. PD, Iv e Verdi: la Lega sostiene il regime russo

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AgenPress – “Esprimiamo le condoglianze, ma aspettiamo che si faccia luce. Non additiamo responsabili finché non ci saranno prove oggettive”. Lo dichiara il vicesegretario della Lega Andrea Crippa in merito alla morte di Alexei Navalny. Sulle dichiarazioni del Pd, secondo cui il governo russo sarebbe responsabile della morte del dissidente, afferma: “additare colpevoli mi sembra prematuro e inopportuno”. “Io non ho la sfera di cristallo – precisa – e non so cosa succede in Russia. Mi chiedo come lo facciano a sapere qui in Italia. Il Pd con una mentalità giustizialista, è già alla ricerca di colpevoli”.

E proprio il Pd replica alle affermazioni di Crippa. Lo fa Piero De Luca. “Le dichiarazioni di Crippa tradiscono la vera natura della Lega. Non riescono a staccarsi dal legame con Putin, la cui difesa d’ufficio è del tutto fuori luogo e fuori tempo. La voce di Navalny, morto per le sue idee di libertà, non si spegne ma continuerà a risuonare con forza”.

“Le dichiarazioni dell’onorevole Crippa sembrano tratte dal bollettino ufficiale del Cremlino. Ma un merito ce l’hanno. Con questo “garantismo alla rovescia”, non dalla parte dell’oppositore Navalny, incarcerato fino alla morte per le sue idee, ma dalla parte di un regime criminale, la Lega getta la maschera. Sono ancora e sempre quelli con la felpa di Putin”,  dichiara il responsabile Esteri del Partito Democratico Peppe Provenzano.

“Le parole del vicesegretario della Lega Crippa sulla morte di Navalny, pronunciate e scritte sotto dettatura del segretario della Lega Mattei Salvini, sono inaccettabili e vergognose. Sono parole che dimostrano come la Lega esprima sostegno al regime di Putin che non vuole irritare. Navalny dissidente in prigione in un carcere del circolo polare artico è stato ucciso da un regime carcerario che ha sfiancato il leader dell’opposizione, regime che imprigiona e uccide i dissidenti”, dichiara Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde-Verdi e deputato di alleanza Verdi e Sinistra.

“Tutto il mondo occidentale e liberal-democratico sta chiamando in causa Putin, il suo regime, la sua azione liberticida sulla tremenda vicenda di Navalny. Tutto. Tranne la Lega”, dice il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.

“Che dopo ore di imbarazzante silenzio, se ne esce dapprima con una incredibile dichiarazione del vicesegretario Crippa che sembra l’avvocato di ufficio del Cremlino, e poi con una ansiogena nota della segreteria che prova a calibrare il tiro badando a non chiamare in causa Vladimir Vladimirovic. La risposta alla domanda che avevo posto stamane, circa la loro reale volontà di proseguire nel rapporto di collaborazione col partito di Russia Unita, e’ nei fatti. E mentre nelle piazze del mondo si sfila in ricordo di Navalny, in Italia un partito di governo si accomoda nella scia (lugubre e liberticida) del Cremlino. Almeno la prossima volta che parlate di libertà, signori della Lega, vergognatevi. Profondamente”.

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