AgenPress. Infuria il dibattito sull’accesso illegale alla banca dati della Direzione Nazionale Antimafia da parte del sottufficiale della Guardia di Finanza, Striano, in servizio presso quella Direzione.
Notizie riservate su politici, in maggioranza dell’ex centro destra e, ora, della destra centro, sono stati “visionati”. Il procuratore di Perugia, Cantone, parla di mostruosità per il gran numero di accessi in un arco di tempo ampio. Striano per Cantone non avrebbe agito da solo. L’attuale maggioranza della destra centro parla di complotto.
La vicenda del SIFAR degli anni ‘60 simboleggia la degenerazione della lotta politica con l’uso illecito di documenti riservati. In seguito furono costituiti Comitati parlamentari di controllo dei servizi di informazione, Copaco prima e oggi Copasir, con scarsi strumenti operativi.
La politica e i partiti quando c’erano hanno trovato le giuste soluzioni per il verificarsi di situazioni difficili.
La vicenda di Striano deve far riflettere. Prima di chiedere Commissioni di inchiesta parlamentare bisogna che alcune risposte vengano date dal governo. La catena di comando e controllo si è spezzata. Chi controllava quel sottufficiale della Guardia di Finanza?
C’era un sistema di bilanciamento, di riscontro e dei filtri? Bisogna capire chi erano e sono i responsabili.
Il lavoro di un operatore non può non essere sottoposto a riscontri. Al di là dei “perseguitati” (di cui mi dispiace ), la questione riguarda la sicurezza del Paese. Il governo faccia, oltre alla magistratura, le proprie indagini alla ricerca dei responsabili per capire se tanti blasonati ai vertici di strutture delicate abbiano operato scrupolosamente.
Le Commissioni Parlamentari possono essere utili se i compiti sono chiari e stringenti.
La politica si dissolse con i partiti negli anni ‘92/93. Pochi procuratori d’assalto, il pool di mani pulite e una certa sinistra inflissero colpi micidiali alla democrazia. Quante informazioni furono acquisite non sempre lecitamente…a volte anche con la tortura psicologica.
La storia si è incaricata in seguito di ristabilire tante verità. Il Paese senza la politica è meno sicuro. Una congerie di poteri opera senza controllo. C’è nello sfondo il rischio di svolta autoritaria, che soffoca le garanzie di agibilità democratiche e di libertà. Questo è il vero mostro. Quello di Striano, degli eventuali complici e mandanti? Il sintomo di un Paese in grande sofferenza!
Mario Tassone