AgenPress – La capacità del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di rimanere al potere potrebbe essere messa in dubbio, secondo una valutazione annuale delle minacce mondiali effettuata dalla comunità dell’intelligence statunitense. La valutazione suggerisce che un governo più moderato potrebbe finire per succedere alla coalizione intransigente di Netanyahu.
“La vitalità di Netanyahu come leader, così come la sua coalizione di governo composta da partiti di estrema destra e ultraortodossi che hanno perseguito politiche intransigenti sulle questioni palestinesi e di sicurezza, potrebbero essere in pericolo”, afferma la valutazione.
Il rapporto solleva anche interrogativi sull’obiettivo di Israele di distruggere Hamas, affermando che il paese probabilmente dovrà affrontare una lotta che durerà anni contro i militanti palestinesi.
Sebbene l’analisi delle difficoltà politiche di Netanyahu somigliasse a un’opinione ampiamente condivisa tra i commentatori dentro e fuori Israele, era insolito che le agenzie di intelligence americane condividessero una valutazione così sincera delle prospettive politiche di un governo alleato.
“La sfiducia nella capacità di Netanyahu di governare si è approfondita e ampliata tra l’opinione pubblica rispetto ai livelli già elevati prima della guerra, e ci aspettiamo grandi proteste che chiedono le sue dimissioni e nuove elezioni”, afferma il rapporto.
La valutazione coincide con la crescente tensione tra l’amministrazione Biden e il governo di Netanyahu, con la Casa Bianca che esprime allarme per l’alto numero di vittime civili a Gaza.
Il rapporto dell’intelligence verrà presentato ai legislatori questa settimana durante le udienze al Senato e alla Camera. Include una visione relativamente pessimistica sui risultati degli obiettivi militari di Israele a Gaza.
“Israele probabilmente dovrà affrontare la persistente resistenza armata di Hamas negli anni a venire, e l’esercito lotterà per neutralizzare le infrastrutture sotterranee di Hamas, che consentono agli insorti di nascondersi, riprendere forza e sorprendere le forze israeliane”.