AgenPress – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato martedì che Israele porterà avanti la sua campagna militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, nonostante la crescente pressione internazionale.
Un crescente coro di voci si è unito agli appelli affinché Israele non entri a Rafah, una delle ultime aree relativamente sicure, dove 1,5 milioni di persone hanno cercato rifugio.
“Finiremo il lavoro a Rafah consentendo alla popolazione civile di uscire dal pericolo”, ha detto Netanyahu in un discorso video ad una conferenza dell’organizzazione filo-israeliana AIPAC a Washington, DC.
I commenti di Netanyahu arrivano mentre i leader dell’Unione Europea intendono sollecitare Israele a non lanciare un’operazione di terra a Rafah, secondo la bozza di conclusioni di un prossimo vertice.
“Il Consiglio europeo esorta il governo israeliano ad astenersi da un’operazione di terra a Rafah, dove oltre un milione di palestinesi stanno attualmente cercando sicurezza dai combattimenti e accesso all’assistenza umanitaria”, si legge in una bozza di conclusioni del vertice.
Il testo richiederà l’approvazione di tutti i 27 leader nazionali dell’UE per essere adottato al vertice del 21 e 22 marzo.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato sabato che Netanyahu “sta ferendo Israele più che aiutandolo” conducendo la guerra in un modo contrario ai valori del Paese.