AgenPress. “Come ha ricordato l’assessore Schiboni, qualche mese fa ho presentato la stessa interrogazione: la volta scorsa ci è venuto a raccontare le leggi già approvate, mentre questa volta ci dice che i fondi non sono regionali ma saranno quelli dell’Inail, che c’erano anche nelle legislature passate. Noi ci aspettavamo qualcosa in più. La Regione non può abdicare al proprio dovere: avete azzerato i fondi per la sicurezza sul lavoro nell’ultimo bilancio regionale. Adesso prendiamo atto che, ancora una volta, c’è una dichiarazione d’intenti.
Mi auguro, per le lavoratrici e i lavoratori di questa regione, che questa dichiarazione d’intenti si traduca in fatti”. Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, replica alla risposta dell’assessore regionale al Lavoro, Schiboni, all’interrogazione sul definanziamento delle leggi regionali volte a contrastare gli infortuni e morti sul lavoro.
“Voglio ricordare in quest’aula alcuni nomi: Edoardo Serafini, 29 anni; Latif Rana Zahid, 45 anni; Antonio Sartor, 56 anni; Bruno Di Norca, 59 anni. Questi sono i nomi di alcune vittime, cadute sul lavoro, da gennaio ad oggi, nelle nostra regione. – ha esordito Mattia –
Come meritano di essere ricordate tutte le vittime del 2023. Nella nostra Regione sono state ben 89. Più di 7 decessi al mese. Con le due Provincie di Rieti e Viterbo in zona Rossa e con un rischio di infortunio mortale superiore alla media nazionale”. “Con questi dati da bollettino di guerra, assessore, lei e il Presidente Rocca, cosa decidete di fare? Di privare di qualsiasi fondo le voci di bilancio che andavano a finanziare le uniche leggi regionali che si occupavano di prevenzione e formazione, togliendo i fondi proprio al piano strategico di prevenzione”. “Quali sono le azioni per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro e quali le risorse? Dia una risposta urgente ai lavoratori di questa regione che da un anno avete abbandonato. Perché una vita spezzata sul lavoro resta sempre una sconfitta per tutti noi”, conclude Mattia.