Bolognese. Esplosione in una centrale idroelettrica, 4 morti, 5 ustionati gravi e 3 dispersi

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AgenPress – Intorno alle 11 si è verificata una esplosione in una centrale idroelettrica Enel del bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese. Si tratta della centrale semi-sommersa di Bargi. Coinvolte 15 persone: 4 sono morte, 3 disperse, 5 ferite, 3 operai sono invece illesi. Enel ha spiegato che un incendio ha interessato un trasformatore. Pare fossero in corso dei lavori di manutenzione.

L’esplosione di una turbina della centrale elettrica dell’Enel, sul lago di Suviana, è avvenuta all’ottavo piano ribassato, mentre al nono piano si è registrata un’inondazione dovuta a un tubo di raffreddamento della turbina che ha allagato il locale per parecchi metri. Le ricerche arriveranno fino a 40 metri sottoterra.  Il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, spera di trovare ancora qualcuno in vita tra i dispersi: “Nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbe essere che dopo l’esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra, la speranza è trovare qualcun altro in vita”. Ma i lavori andranno avanti almeno altre 6-7 ore, se non si complica l’allagamento.

Enel Green Power, la società del Gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili, comunica di aver “tempestivamente attivato tutte le necessarie misure di sicurezza come da procedure interne per garantire il corretto svolgimento delle procedure di evacuazione a tutela del proprio personale”. Enel, viene fatto sapere, “è in contatto e stretto coordinamento con i vigili del fuoco e autorità competenti”.

Secondo quanto ricostruito dal personale impegnato nelle ricerche e nell’ispezione dei locali, l’esplosione sarebbe avvenuta all’ottavo piano ribassato, sotto il livello dell’acqua. Per questo motivo le operazioni sono più complesse. Al piano meno nove invece si è registrata una inondazione, dovuta a un tubo di raffreddamento della turbina che allagato il locale di diversi metri.

I soccorritori dovranno spingersi fino a oltre 40 metri sotto il livello dell’acqua. Per questo motivo, devono arrivare sul posto alcune squadre specializzate, per affiancare le 12 impegnate dai vigili del fuoco da questo pomeriggio, che dovranno spingersi nei locali invasi dall’acqua. Se non si complicherà la situazione della struttura, le operazioni procederanno per altre 6-7 ore almeno. “La speranza è trovare qualcun altro in vita”, ha detto il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, “nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbe essere che dopo l’esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra”.

L’amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, “si è immediatamente recato sul posto per seguire di persona l’evolversi della situazione”,  ha comunicato l’azienda del gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili. La società, viene spiegato in una nota, “sta collaborando con tutte le autorità competenti ed esprime cordoglio e vicinanza al personale coinvolto e alle famiglie, che rappresentano la priorità per l’azienda”.

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