AgenPress – Il sindaco di Bari Antonio Decaro ha revocato la delega all’assessore comunale al Bilancio Alessandro d’Adamo, al centro di un’indagine della Procura Europea su una presunta truffa relativa a fondi comunitari nell’ambito del progetto “Garanzia Giovani”, che mira all’inserimento lavorativo di giovani dai 15 ai 34 anni.
Il “tesoriere” proviene da Iniziativa Democratica-Sud al Centro, il gruppo politico che faceva capo a Alfonsino Pisicchio e Anita Maurodinoia, i due ormai ex assessori in Regione Puglia «saltati» questo mese nell’ambito della bufera giudiziaria: il primo arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di concorso in utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti e turbativa d’asta, la seconda indagata nell’ambito dell’inchiesta per corruzione elettorale per il quale è stato arrestato il marito, Alessandro Cataldo.
Tra il 2019 e il 2022 l’associazione Kronos, che fa capo a D’Adamo e alla sorella Annalisa, avrebbe ricevuto finanziamenti europei, attraverso alcuni enti di formazione, a fronte di assunzioni in realtà mai effettuate. Per questo la Guardia di Finanza ha compiuto una serie di perquisizioni nelle sedi di Kronos a Bari, Lecce ed Andria, e in quelle di altre due associazioni ad essa collegate.
L’ex assessore e la sorella risultano indagati insieme a una terza persona. D’Adamo era in carica dal 2017, quando entrò in giunta in quota Iniziativa Democratica – Sud al centro, le formazioni di Alfonso Pisicchio e Anita Maurodinoia. La revoca della delega, dice Decaro, consentirà all’ex assessore di “difendersi più liberamente”.
“L’esercizio di importanti funzioni pubbliche quali quelle di assessore deve essere privo di qualsiasi sospetto. È un dovere nei confronti dei cittadini e – conclude Decaro -, consente agli interessati di potersi difendere liberamente”.
Le indagini sono coordinate dalla Procura europea (Eppo) che si occupa della materia. Tanto è bastato al sindaco Decaro, che si avvia alla conclusione del suo mandato in un clima pieno di ombre e veleni, per decidere di revocare immediatamente la delega di assessore a D’Adamo. «L’esercizio di importanti funzioni pubbliche quali quelle di assessore deve essere privo di qualsiasi sospetto. È un dovere nei confronti dei cittadini e consente agli interessati di potersi difendere liberamente», ha detto il sindaco di Bari nell’annunciare il provvedimento.