Chi c’è dietro alle proteste nei campus universitari negli Stati Uniti? Chi finanzia Hamas? Chi diffonde a livello globale la propaganda a sostegno del terrorismo di Gaza attraverso la tv al-Jazeera? Chi ha finanziato i movimenti jihadisti che hanno devastato la Siria durante la guerra civile? Chi ha condotto i negoziati menzogneri tra Stati Uniti e talebani sul futuro dell’Afghanistan? Chi continua a finanziare i Fratelli Musulmani nel mondo? Chi ha rubato la Coppa del Mondo e corrotto la FIFA?
AgenPress – Le proteste studentesche negli Stati Uniti contro Israele si sono trasformate in una sorta di “ribellione giovanile”. Una parte significativa dei partecipanti non ha nemmeno chiaro per cosa esattamente stanno manifestando, ma sono guidati da un gruppo altamente organizzato con obiettivi chiari e precisi.
Il disdicevole successo ottenuto da deprecabili proteste contro l’esistenza di Israele e a sostegno di Hamas nei campus americani deriva dal fatto che sono tutt’altro che spontanee. Sono meticolosamente organizzate e generosamente finanziate.
Per scoprire chi c’è dietro a questa organizzazione bisogna tornare al Medio Oriente del 2019, quando una coalizione di stati arabi – Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein ed Egitto – imponeva un boicottaggio contro il Qatar per il suo sostegno al terrorismo.
A differenza di oggi, durante quel periodo di boicottaggio commentatori e giornalisti arabi pubblicarono articoli che denunciavano apertamente gli investimenti in propaganda fatti dal Qatar negli Stati Uniti e gli ingenti fondi versati per “educare” l’America.
Prima della riconciliazione, cinque anni fa, tra Arabia Saudita e Qatar, la stampa araba dei paesi della coalizione aveva rivelato come il movimento dei “Fratelli Musulmani” (considerato terrorista, fra gli altri, da Egitto, Arabia Saudita, Bahrain ed Emirati ndr) avesse cominciato a dominare interi segmenti del sistema educativo americano.
Nel luglio 2020 Najat Al-Saeed, ricercatrice degli Emirati Arabi Uniti, scrisse un articolo sul quotidiano Al-Hurra intitolato “Il Qatar e il finanziamento delle università americane”. In esso, descriveva la bizzarra alleanza che si è formata tra la sinistra radicale americana e gli attivisti dei Fratelli Musulmani, finanziata dal Qatar. Secondo la ricercatrice, un numero crescente di professori e studenti affiliati all’alleanza Fratellanza Musulmana/sinistra radicale, e allineati ai suoi principi, stanno usurpando la libertà di pensiero nelle università statunitensi.
Gli accademici che tentano di esprimere opinioni dissenzienti vengono repressi con il pretesto della political correctness e l’accusa di “pensiero razzista”. Come sottolineava Al-Saeed, le fonti finanziarie per l’alleanza Fratellanza Musulmana/sinistra radicale includevano in primo luogo il principato del Qatar. La ricercatrice citava dati allarmanti del Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti secondo cui, nel 2019, le istituzioni educative americane avevano ricevuto finanziamenti per oltre un miliardo e 30 milioni di dollari da fonti esterne, soprattutto dal Qatar.
Nel 2012 venne riferito che l’istituto educativo internazionale del Qatar “Mu’assasat Qatar” aveva investito almeno un miliardo e mezzo di dollari per finanziare iniziative educative in 28 università in tutta l’America, diventando il principale finanziatore esterno dell’istruzione negli Stati Uniti.
Al-Saeed rivelava inoltre che il Qatar sborsa regolarmente 405 milioni di dollari all’anno per sostenere le attività di sei università americane che hanno filiali a Doha, la capitale del Qatar. Il Qatar utilizza le iniziative che sponsorizza e la ricerca che finanzia per diffondere l’ideologia islamista che riflette le sue posizioni.
È fondamentale ricordare che il Qatar è un paese di scuola religiosa estremista wahhabita e che l’emiro Tamim bin Hamad Al Thani è stato profondamente influenzato dall’ideologia dello sceicco Yusuf Al-Qaradawi, uno dei leader dei Fratelli Musulmani, attivo in Qatar fino alla morte nel 2022.
Nel suo articolo, Al-Saeed sosteneva che la propaganda del Qatar che penetra nelle istituzioni accademiche americane è concepita per glorificare il principato e denigrare i suoi avversari, a partire da Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. I fondi del Qatar sono destinati a sostenere i Fratelli Musulmani negli Stati Uniti insieme alla sinistra radicale cosiddetta “progressista”. Al-Saeed evidenziava un aspetto cruciale della politica dietro a tale propaganda quando suggerisce che il Qatar mira a rafforzare la sinistra negli Stati Uniti perché la destra conservatrice si oppone al Qatar e sostiene i suoi rivali, in particolare l’Arabia Saudita.
La situazione è notevolmente peggiorata nei quattro anni trascorsi dalla stesura di quell’articolo.
Due mesi fa Raymond Ibrahim, accademico cristiano americano di origine egiziana, ha rivelato che dal 2007 il Qatar ha investito 5,6 miliardi di dollari in 81 università americane, comprese le più prestigiose: Harvard, Yale, Cornell e Stanford. I suoi resoconti menzionano anche il finanziamento delle attività accademiche negli Stati Uniti da parte di altri paesi come Arabia Saudita, Oman e Turchia, sebbene con importi molto minori.
Secondo Ibrahim, le attività finanziate dal Qatar e da questi altri paesi del Medio Oriente sono intrise di odio verso i valori culturali dell’Occidente, come la libertà di espressione e i diritti delle donne. Un rapporto ufficiale del 2020 del Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti avvertiva che molti contributi alle istituzioni accademiche americane provengono da fonti apertamente ostili agli Stati Uniti.
Ibrahim ha anche rivelato che, già prima del 7 ottobre e della guerra a Gaza, la propaganda contro Israele e molte attività anti-israeliane nei campus erano finanziate da “generosi donatori” mediorientali.
Particolarmente significativa una parte dell’articolo in cui Ibrahim rivela che gli enti finanziatori del Medio Oriente, guidati dal Qatar, investono molto negli studi islamici, ma non incoraggiano affatto la ricerca accademica su minoranze non musulmane del Medio Oriente come cristiani, ebrei, baha’i , yazidi, curdi e drusi.
In definitiva, spiega Ibrahim, questi contributi sono destinati esclusivamente a promuovere versioni radicali e intolleranti degli studi sull’islam. E conclude dicendo che il fallimento della politica statunitense in Medio Oriente deriva dal fatto che molti dei consiglieri del governo americano si sono laureati in questo sistema accademico corrotto.
Chi c’è dietro alle proteste nei campus universitari negli Stati Uniti? Chi finanzia Hamas? Chi diffonde a livello globale la propaganda a sostegno del terrorismo di Gaza attraverso la tv al-Jazeera? Chi ha finanziato i movimenti jihadisti che hanno devastato la Siria durante la guerra civile? Chi ha condotto i negoziati menzogneri tra Stati Uniti e talebani sul futuro dell’Afghanistan? Chi continua a finanziare i Fratelli Musulmani nel mondo? Chi ha rubato la Coppa del Mondo e corrotto la FIFA?
La risposta a tutte queste domande, e altre più inquietanti, è unica.
Di Yaron Friedman (Israele.net)