AgenPress – Secondo le fonti è stato un drone dell’SBU a stabilire il record storico coprendo una distanza di 1.500 km. Il drone ha colpito un’unità di cracking catalitico del petrolio.
Il Servizio di sicurezza ucraino Sbu ha organizzato un attacco a una raffineria di petrolio sulla regione russa della Baschiria con un drone che prima di colpire ha volato per una distanza record di 1.500 km. La rivendicazione giunge dopo che il capo della Baschiria, Radiy Khabirov, ha riferito che una raffineria di petrolio Gazprom nella città di Salavat è stata attaccata da un drone. Secondo le autorità regionali citate da Ria Novosti, l’attacco ha danneggiato la struttura di una stazione di pompaggio dell’impianto ma non ci sono state vittime.
“La SBU ha dimostrato ancora una volta di possedere potenti soluzioni tecnologiche che aiutano a sferrare colpi dolorosi al nemico. Ciò significa che le raffinerie e i depositi petroliferi russi che operano nel complesso dell’industria militare della Federazione Russa non possono sentirsi sicuri nemmeno nelle retrovie.” ha detto la fonte informata.
“Gazprom Naftokhim Salavat” è uno dei più grandi complessi di raffinazione del petrolio e di produzione petrolchimica in Russia. È specializzata nella produzione di benzina, gasolio e altri tipi di prodotti petroliferi.
Il 9 maggio si è saputo dell’attacco di droni alla raffineria di petrolio nella Federazione Russa “Salavatnaftoorgsintez” , situata in Bashkiria. Le autorità locali sono già riuscite a segnalare l’assenza di vittime. Inoltre, presumibilmente, nonostante l’attacco, l’azienda continua a lavorare come al solito.
La notte del 9 maggio nella regione di Krasnodar, nella Federazione Russa, è scoppiata un’esplosione a causa di un attacco di droni contro un deposito petrolifero locale. Successivamente si è saputo che i droni della SBU avevano colpito due depositi di petrolio di trasbordo nel territorio di Krasnodar.