AgenPress. “‘Odio la Lega’, ‘Lega Salvini e lascialo legato’, ‘Fascisti carogne tornate nelle fogne’, ‘Palestina libera dal fiume al mare’, dunque cancellare Israele, ‘Sardone razzista, islamofoba e sessista’.
Questi gli slogan con cui i sinceri democratici dell’intifada studentesca hanno accolto il nostro presidio per la legalità da ripristinare all’Università di Torino. In questo ateneo, nel silenzio complice della sinistra, sono andati in scena sermoni pro jihad da parte di un predicatore che odia profondamente la nostra civiltà e di recente ho pure subito una vergognosa aggressione semplicemente perché avevo osato avvicinarmi a una zona che centri sociali e collettivi considerano come il loro quartier generale piuttosto che un luogo dove studiare liberamente.
L’Università di Torino, così come tutte le altre occupate abusivamente in questi giorni, vanno liberate da violenti e nullafacenti che con la scusa dell’antifascismo e della Palestina impediscono di parlare a chi non la pensa come loro e assaltano le forze dell’ordine. Mentre la sinistra pensa a regolarizzare i centri sociali, da Askatasuna a Torino al Lambretta a Milano, noi lottiamo per restituire le università alle ragazze e ai ragazzi che con impegno e dedizione studiano per garantirsi un futuro a differenza dei loro ‘colleghi’ facinorosi e antisemiti”.
Così Silvia Sardone, europarlamentare della Lega, capolista nella circoscrizione Nord Occidentale, dopo il presidio organizzato con la Lega Torino oggi di fronte all’università occupata.