M5s. Casaleggio: è un partito personalistico, successi ed insuccessi devono essere ricondotti a Conte

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AgenPress – Il M5s “è un partito personalistico oggi. Sicuramente tutti i successi e gli insuccessi devono essere ricondotti a una persona e non a un gruppo di persone”. Lo ha detto Davide Casaleggio a Tagadà, su La7, rispondendo a una domanda su come definirebbe la leadership di Giuseppe Conte.

“Il fatto di aver voluto centralizzare tutte le decisioni in un’unica persona ha creato un problema di partecipazione dal basso quasi inesistente. Oggi c’è un modo per interpretare l’organizzazione del Movimento che non è più in stile M5s”.

“Le regole che avevano ispirato il M5s si ispiravano a principi che insieme definivano la sua identità, che ora sta venendo meno e in tanti non ci si rivedono più purtroppo molti di questi voti sono andati all’astensionismo, che era il motivo per cui il M5s era nato”.

“Il tema che dovrebbe essere al centro del dibattito del M5s è la partecipazione dal basso. Anche per queste amministrative lo vediamo dai numeri, se nel 2019 (la tornata precedente a questa per gli stessi comuni) si erano presentate oltre 300 liste comunali, oggi siamo a meno della metà. Anche dal punto di vista della volontà di partecipare dal basso siamo a numeri che si stanno dimezzando”.

“Quando alle europee il M5s prese il 21%  Beppe Grillo prese il Maalox tanto si sentiva insoddisfatto del risultato”. E se “oggi Macron con il 15% chiama le elezioni – ha proseguito – con il 9,99% c’è bisogno di qualcosa di un po’ più di un ragionamento collettivo per capire cosa fare”.

“In molte Regioni non c’erano neanche i numeri minimi per completare le liste per gli europarlamentari, per i voti online per decidere i candidati”.

 

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