AgenPress – I ministri degli Esteri dei paesi dell’UE, riuniti a Bruxelles, non sono riusciti a trovare un accordo sullo sblocco dei fondi del Fondo europeo per la pace, un meccanismo per finanziare la fornitura di armi all’Ucraina.
L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell l’ha definita una vergogna, a causa del veto di un paese, l’Ungheria, non è stata in grado di trasferire i fondi già assegnati all’Ucraina nell’ambito dell’European Peace Facility per più di un anno. L’ha definita una vergogna da cui non esiste una via d’uscita costruttiva in questa fase.
Borrell ha affermato di aver perso la speranza che il Fondo europeo per la pace possa essere sbloccato.
Ha detto di non sapere come risolvere la situazione. Ha notato che la maggior parte dei paesi dell’UE insiste nello sbloccare i pagamenti per gli aiuti militari all’Ucraina attraverso l’European Peace Facility, che non vengono effettuati da molti mesi.
La maggior parte degli stati ha nuovamente espresso il proprio sostegno alla decisione di implementare un nuovo fondo di aiuti per l’Ucraina, che è stato bloccato da uno stato membro per più di un anno, ha detto Borrell. Questo stato membro insiste sul fatto che questa è una cosa che non può essere tollerata. Sfortunatamente, la situazione con questo blocco rimane invariata, ha aggiunto Borrell.
Ha affermato di aver informato i ministri dell’uso di entrate straordinarie da beni russi congelati per aiutare l’Ucraina. Secondo Borrell, il primo trasferimento di questo denaro del valore di 1,4 miliardi di euro verrà effettuato all’inizio di agosto.
Rispondendo a una domanda sui piani di Kiev per un secondo summit di pace, Borrell ha affermato di essere certo che la “volontà del presidente Volodymyr Zelensky di continuare ad avanzare nei colloqui di pace e di tenere un’altra conferenza con la partecipazione della Russia è reale”.