Brescia. Enpa mette in salvo 83 gatti chiusi in un appartamento di una accumulatrice seriale. Vivevano tra gli escrementi

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AgenPress – “A seguito di segnalazioni di cittadini allarmati, nella giornata di ieri i volontari sono intervenuti in una situazione di disagio ed accumulo di gatti chiusi in un appartamento in Comune di Brescia”.
E’ quello che si sono trovati davanti i volontari dell’Enpa a Brescia, quando sono entrati nella casa, di quasi 100 mq,  di un’accumulatrice seriale per mettere in salvo gli animali, che erano rinchiusi nell’appartamento e costretti a vivere al buio. La prima segnalazione era arrivata domenica 11 agosto: “ci sono numerosi gatti che entrano ed escono dalla finestra di un appartamento”.
Questa mattina, a distanza di una settimana, si è conclusa l’operazione di cattura degli 83 gatti, 11 ricoverati in strutture veterinarie e 72 ospitati presso il canile sanitario.
Nell’affrontare la situazione i volontari si sono resi conto di essere davanti a una situazione molto simile a quella già affrontata nel 2021 a Nuvolento e nel 2022 a Gardone Val Trompia. Ad ora si contano circa 40 gatti, recuperati e messi in sicurezza, ma nonostante le catture siano proseguite fino a tarda notte, la fase di recupero è ancora in corso quindi al momento non abbiamo un numero definitivo. Attualmente i gatti sono tutti sotto osservazioni in strutture veterinarie private e pubbliche. In generale i gatti sono debilitati e necessitano di cure, ma non abbiamo ancora un quadro clinico completo, che emergerà nei prossimi giorni.
Il tempestivo intervento coordinato con le forze dell’ordine e ATS è stato cruciale, e ha permesso la messa in sicurezza del maggior numero possibile di animali. Come sempre ringraziamo gli Enti per la tempestività dell’intervento che ci ha permesso di accedere allo stabile a recuperare i gatti.
Ovviamente essendo le pratiche e i recuperi ancora in corso non possiamo dare ulteriori dettagli, ma ci tenevamo a rendere nota la cosa prima che iniziassero a circolare informazioni non veritiere o fuorvianti.

“Dall’esterno – racconta una volontaria – non immaginavamo assolutamente l’orrore che poi abbiamo trovato. Si vedevano entrare e uscire dei gatti da una finestra. Quando siamo entrati la prima volta è stato un vero shock. Per terra non riuscivamo neanche a capire cosa stessimo calpestando. Le porte e le finestre erano talmente ricoperte di escrementi che non riuscivamo ad aprirle. C’erano anche carcasse di gatti morti. Un vero inferno”. Dopo i vari accertamenti da parte della Polizia Locale è emerso che l’appartamento era di una donna di 58 anni, dall’aspetto curato e elegante, che era convinta di prendersi correttamente cura di questi animali. La signora, collaborativa, è arrivata a un accordo con le istituzioni, lasciando entrare i volontari della Protezione Animali per il recupero. A questo punto è iniziata la lunga operazione di salvataggio dei felini.

“Il primo gatto recuperato – racconta l’Enpa di Brescia – non aveva neanche un mese di vita, era molto debilitato. Poi diversi esemplari adulti, molto deboli a causa delle infezioni. Il resto dei gatti invece era molto schivo. D’altronde hanno vissuto per chissà quanto tempo chiusi in quella casa al buio senza poter mai uscire, costretti a vivere tra i loro escrementi. L’apertura della finestra da parte di qualcuno, non è ancora chiaro chi sia stato, è avvenuta solo una settimana fa”.  Ora i mici “dovranno essere stabilizzati, identificati, sterilizzati, testati e ricollocati. Ci vorranno settimane, probabilmente mesi, prima che questi gatti – concludono da Enpa – abbiamo finalmente tutti il loro posto nel mondo”.

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