AgenPress. Una segnalazione alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e alla Guardia di Finanza, con la richiesta di avviare un procedimento istruttorio, sull’iniziativa avviata nei giorni scorsi dall’influencer Eleonora Rocchini, protagonista della richiesta ai propri followers di un aiuto economico per salvare il cane Ares, malato, attraverso una raccolta fondi sul sito GoFundMe.
Stando a quanto riportato dagli organi di stampa, sulla vicenda nata al rientro dell’influencer da “una vacanza extra lusso in Thailandia”, aleggiano infatti molti dubbi e molte opacità: se gli occhi arrossati e l’appello della ragazza hanno favorito la mobilitazione degli utenti, capaci di superare la somma denaro che l’ex corteggiatrice ha affermato essere necessario per l’intervento del cane (6mila euro), in molti hanno denunciato alcune stranezze. L’influencer, infatti non sembrerebbe aver chiuso le donazioni raggiunta la cifra richiesta e successivamente, esploso il caso mediatico, la raccolta fondi sembrerebbe essere stata disattivata sul sito di GoFundMe. Alcuni osservatori, inoltre, hanno sollevato dubbi sulle fatture attestanti l’operazione.
Per queste ragioni l’Associazione si è rivolta ad AGCM e Fiamme Gialle: se i dubbi condivisi dalla stampa e dagli utenti fossero fondati, scrive il Codacons, “la raccolta fondi posta in essere dalla Rocchini arriverebbe ad assumere i contorni di una pratica commerciale ingannevole in quanto induce o comunque è idonea ad indurre in errore il consumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che altrimenti non avrebbe preso”.
L’Associazione, inoltre, segnala i rischi – per i consumatori – derivanti da appelli e richieste di carattere emotivo, visto che in alcuni “momenti di particolare urgenza e coinvolgimento emotivo” si rischia di perdere la possibilità di scegliere razionalmente e di agire di conseguenza.
L’Associazione ha chiesto quindi di “utilizzare ogni strumento consentito dalla legge e dal rito, mediante apertura di apposita istruttoria, allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare quanto esposto, verificando il configurarsi di eventuali illeciti”, e alla Guardia di Finanza di “verificare se l’operazione per il quale sembrerebbe essere stata avviata una raccolta fondi sia stata effettivamente eseguita, ovvero in che modalità sono state investite le somme raccolte dall’influencer anche alla luce delle presunte fatture dalla stessa pubblicate”.