AgenPress. Non ho motivo di credere che all’Italia non venga riconosciuto quello che le spetta, non perché il Governo o Giorgia Meloni sono simpatici o antipatici, ma per la forza che l’Italia ha.
Anche qui voglio dire che francamente io trovo il dibattito spesso, come lo leggo, come posso dire, surreale. Penso che bisogna sempre ricordarsi qual è il ruolo dell’Italia. Noi siamo un paese fondatore dell’Unione europea, siamo la terza economia europea, siamo la seconda manifattura europea, siamo la terza Nazione per numero di abitanti, siamo una Nazione forte nell’Unione europea e nessuno vuole che all’Italia non venga riconosciuto quel ruolo.
Dopodiché penso, rispetto al dibattito come l’ho visto, che non sia dignitoso sostenere, come hanno sostenuto alcuni, che poiché Fratelli d’Italia non aveva votato per il rinnovo di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea, la Presidente della Commissione europea se lo sarebbe segnato al dito e non avrebbe per questo riconosciuto all’Italia il peso che ha.
Se io fossi Ursula von der Leyen di questo mi arrabbierei oggettivamente molto. Fratelli d’Italia non aveva votato Ursula von der Leyen neanche la volta precedente e tra l’altro in questo caso, nel caso di questa volta, non per Ursula von der Leyen con la quale io ho lavorato molto bene, ma perché chiaramente bisogna tenere conto della maggioranza che sostiene. Fratelli Italia non aveva votato Ursula von der Leyen e io ho lavorato con lei molto bene in questi due anni. Non ho ragione di credere che le cose vadano diversamente in futuro.
Penso che vieni rispettato molto di più se hai il coraggio di dire quello che pensi lealmente, comportandoti lealmente, piuttosto che se dici sempre che va tutto bene e poi magari alle spalle dici qualcosa di diverso, almeno questa è la cifra di quello che secondo me una politica seria fa.
Vedremo la settimana prossima qual è il meccanismo che funziona di più, ma sono ottimista sul ruolo che avrà l’Italia nella prossima Commissione europea.