AgenPress – Sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Gioele Putzu, il bambino di 9 anni travolto e ucciso ieri sera dal crollo di una porta da calcio, mentre giocava con gli amichetti in un campo sportivo alla periferia di Ozieri.
La Procura di Sassari ha messo sotto sequestro il campo sportivo “Meledina” nella frazione San Nicola, e stamattina i carabinieri della Compagnia di Ozieri, guidati dal maggiore Gabriele Tronca, hanno portato via la porta crollata che sarà sottoposta ad accertamenti per cercare di capire che hanno causato il cedimento dei pali. Sul posto sono arrivati il 118 e le forze dell’ordine. I medici per oltre un’ora hanno cercato di tenere in vita Gioele, ma ogni manovra è stata vana.
Gioele, che viveva a Olbia con il padre Ivan e la madre Antonella, era tornato al paese dei nonni materni per la festa. Insieme ad altri due amichetti ha raggiunto il campo “Meledina” intorno alle 18: un pomeriggio di giochi con una delle sue grandi passioni, l’aquilone. I residenti della zona raccontano che generalmente il campo di San Nicola è chiuso. Saranno le indagini ad accertare se anche ieri lo fosse, ma ciò che è certo è che Gioele e i suoi due amichetti sono riusciti a entrare.
Il lutto non ha fermato le celebrazioni per la Beata Vergine del Rimedio. E migliaia di persone si sono ritrovate per la serata musicale aveva come protagonista Fedez. Il concerto, previsto per le 22 nel Quartiere Fieristico San Nicola, ha visto susseguirsi numerosi artisti sul palco. E il sindaco Marco Peralta ha cercato di spiegare il mancato annullamento delle manifestazioni.
“La perdita di una giovane vita è un dolore incommensurabile. Le parole servono a poco – scrive il sindaco di Ozieri sui social -. È il momento del silenzio, del rispetto del dolore altrui e della riflessione. Oggi la nostra Comunità è stata colpita da un’immane tragedia: un piccolo angelo, Gioele, non è più tra noi. Il pensiero va alla famiglia che, in questo momento, sta vivendo il dolore più grande che si possa provare: la perdita di un figlio. L’amministrazione comunale si stringe intorno alla Famiglia, che non ha più il suo piccolo angelo”. “È doveroso infine precisare che, visto il gran flusso di persone – conclude Peralta – gli organi di pubblica sicurezza hanno ritenuto di non dover sospendere l’evento in programma per ragioni di ordine pubblico”.