AgenPress – Il deterioramento della situazione delle donne in Afghanistan dovuto alla recente adozione della legge sulla “Promozione della virtù e prevenzione del vizio”.
Il Parlamento condanna il recente decreto dei Talebani e l’applicazione della legge della Sharia e denuncia la cancellazione di donne e ragazze dalla vita pubblica in Afghanistan. Le donne sono costrette a matrimoni precoci, sono sottoposte a violenza sessuale e a fustigazioni e lapidazioni a morte, ricordano i deputati, elogiando il loro coraggio ed esprimendo solidarietà alle donne afghane.
I deputati vogliono che l’UE sostenga il riconoscimento dell’apartheid di genere come crimine contro l’umanità e chiedono che le autorità de facto dell’Afghanistan siano ritenute responsabili, attraverso l’indagine della Corte penale internazionale (CPI) e l’istituzione di un meccanismo investigativo indipendente delle Nazioni Unite. Chiedono inoltre nuove sanzioni dell’UE contro i Talebani e condannano i governi che sostengono i Talebani normalizzando le relazioni. La risoluzione esorta l’UE e gli Stati donatori ad aumentare gli aiuti umanitari e i finanziamenti per sostenere i bisogni di base, i mezzi di sussistenza e la società civile afghana.
La risoluzione è stata adottata con 565 voti favorevoli, 8 contrari e 43 astensioni.
La grave situazione dei prigionieri politici in Bielorussia
Gli eurodeputati esprimono la loro massima preoccupazione per la situazione di molti prigionieri politici di cui non si hanno notizie da mesi, che affrontano gravi problemi di salute o sono soggetti a isolamento e tortura. Esortano le autorità bielorusse a fornire informazioni sulla loro situazione e a consentire loro di contattare avvocati, familiari e il Comitato internazionale della Croce Rossa. Le autorità bielorusse dovrebbero rilasciarli tutti immediatamente e incondizionatamente, aggiungono gli eurodeputati.
La risoluzione sottolinea inoltre la preoccupazione degli eurodeputati per i 300.000 bielorussi costretti a lasciare la Bielorussia dal 2020 e che affrontano persecuzioni politiche all’estero. Invitano l’UE e i suoi Stati membri a rafforzare le sanzioni contro gli individui e le entità responsabili della repressione in Bielorussia e ad adoperarsi per ritenere il regime di Lukashenko responsabile dei suoi crimini.
La risoluzione è stata adottata con 549 voti a favore, 21 contrari e 37 astensioni.
Il caso di José Daniel Ferrer García a Cuba
Il Parlamento esorta il regime cubano a rilasciare immediatamente e incondizionatamente José Daniel Ferrer e tutte le persone detenute politicamente e arbitrariamente per aver esercitato i loro diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica, e ribadisce il sostegno degli eurodeputati al popolo cubano e ai difensori dei diritti umani a Cuba.
Gli eurodeputati condannano le sistematiche violazioni e gli abusi dei diritti umani, nonché la tortura e il trattamento inumano perpetrati dalle autorità cubane contro José Daniel Ferrer García e gli altri prigionieri politici. Ribadiscono il loro appello agli stati membri dell’UE in seno al Consiglio affinché applichino il regime globale di sanzioni per i diritti umani dell’UE e adottino sanzioni contro i responsabili di persistenti violazioni dei diritti umani a Cuba.
Gli eurodeputati ribadiscono inoltre la loro posizione secondo cui la clausola di sospensione dell’accordo di dialogo politico e cooperazione dovrebbe essere attivata, dato che le clausole fondamentali sui diritti umani dell’accordo sono state costantemente violate dal regime cubano.
La risoluzione è stata adottata con 380 voti a favore, 182 contrari e 51 astensioni.