Mantovano: sanzione per il datore di lavoro che non firma il contratto. Nessuna sanatoria per migranti irregolari

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress –  Con “l’interoperabilità dei sistemi”, si fa in modo che il contratto di soggiorno per il lavoratore straniero che arriva in Italia “venga sottoscritto per via telematica e questo permetterà di rispettare il termine di 8 giorni”. Per il datore di lavoro che dopo la domanda non firma il contratto è invece prevista “una sanzione con la preclusione per un triennio dal formulare nuove richieste”.

Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto legge che riforma le regole per i flussi di lavoratori stranieri.

Il governo “non fa” una “sanatoria” dei migranti irregolari già presenti in Italia “perché oggi costituirebbe un effetto richiamo. E nel momento in cui noi vogliamo stabilire regole certe per i nuovi arrivi non c’è bisogno di richiamare gli arrivi irregolari. Secondo perché l’ultima sanatoria è quella varata dal governo Conte II nel 2020” ed è “ancora in corso di esame, le domande trattate sono circa il 40% e noi vorremmo impegnare gli uffici nell’esaminare le domande di coloro che arrivano regolarmente oggi, non quelli che sono arrivati irregolarmente qualche anno fa. Terzo perché l’impegno assunto dalla coalizione che esprime l’attuale governo con gli elettori è di non fare sanatorie e riteniamo che la parola data agli elettori vada rispettata”.

 

 

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -