AgenPress – Fonti Onu hanno dichiarato che “soldati israeliani hanno sparato contro posizioni dell’Unifil nel sud del Libano”.
Secondfonti dell’intelligence militare libanese, l’esercito di Israele ha sparato oggi su una delle basi italiane lungo la linea di demarcazione con il Libano.
Israele ha aperto il fuoco contro la base UNP 1-31 sulla collina di Labbune, nell’area di responsabilità del contingente italiano. Secondo le fonti locali, dopo che un drone israeliano ha ripetutamente sorvolato la base, i colpi israeliani hanno preso di mira l’ingresso del bunker dove sono rifugiati i soldati italiani. Nell’attacco, affermano le fonti, sono stati danneggiati i sistemi di comunicazione tra la base e il comando Unifil a Naqura.
Secondo le fonti militari libanesi, due caschi blu di nazionalità indonesiana sono rimasti feriti nella base di Naqura dopo che un carro armato israeliano ha sparato contro una torretta di osservazione della base. La torre è stata centrata e i due militari Onu sono precipitati a terra. Le loro condizioni non sono gravi, riferiscono fonti mediche locali.
Alcune telecamere che si trovano negli avamposti italiani di due basi di Unifil sono state distrutte da colpi di armi portatili.
“Israele ha preso di mira e colpito tre basi della missione Unifil schierata nel sud del Libano”, ha confermato Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu di cui fanno parte un migliaio di italiani. Due basi sono italiane e la terza è il quartier generale della missione.
“In questo momento l’unica cosa che possiamo fare è proteggerci. Quando gli spari nella base sono arrivati eravamo nei bunker. Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere, nel perimetro della nostra sicurezza, fin quando ci sarà consentito dall’Onu e dalla Difesa”, ha fatto sapere fonti militari italiane.
“Un’altra linea è stata pericolosamente superata in Libano: i bombardamenti dell’Idf contro le forze di pace dell’Onu di cui si conosce la posizione. Condanniamo questo atto inammissibile, per il quale non esiste alcuna giustificazione. L’Ue ribadisce il suo pieno sostegno all’Unifil e alle sue truppe nella missione che le è stata affidata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, ha affermato l’alto rappresentante Ue Josep Borrell.
L’ambasciatore israeliano all’Onu Danny Danon ha affermato che “la nostra raccomandazione è che l’Unifil si sposti di 5 km (3 miglia) a nord per evitare pericoli mentre i combattimenti si intensificano e mentre la situazione lungo la Linea Blu rimane instabile a causa dell’aggressione di Hezbollah”.
“Stamattina, le truppe dell’Idf hanno operato nell’area di Naqura, accanto a una base Unifil. Di conseguenza, l’Idf ha ordinato alle forze Onu nell’area di rimanere in spazi protetti, dopodiché ha aperto il fuoco nell’area”, ha scritto l’esercito israeliano sui social. L’Idf spiega che “Hezbollah opera all’interno e in prossimità di aree civili nel Libano meridionale, comprese le aree vicine alle postazioni Unifil”. E aggiunge di “mantenere comunicazioni di routine con Unifil”.
“Israele ha raccomandato più volte ai militari italiani dell’Unifil di ritirare parte delle loro forze dall’area per ragioni di sicurezza, ma purtroppo la richiesta è stata respinta”, ha affermato l’ambasciata d’Israele in Italia in una nota. “Israele sta investigando su quanto accaduto con grande attenzione e continuerà a compiere ogni sforzo possibile per non colpire le forze dell’Onu e le persone non coinvolte nel conflitto in corso con Hezbollah”.