AgenPress. I ribelli Houthi dello Yemen si stanno trasformando in una “potente organizzazione militare”, espandendo le loro capacità operative, grazie al sostegno dell’Iran e del movimento sciita libanese Hezbollah, secondo un rapporto pubblicato ieri dagli esperti delle Nazioni Unite.
Dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza, più di un anno fa, gli Houthi, che controllano gran parte dello Yemen, soprattutto la parte settentrionale del paese, “hanno approfittato della situazione nella periferia e hanno rafforzato la loro cooperazione con il suo asse di resistenza”, dicono gli esperti, un’alleanza libera dal punto di vista organizzativo tra l’Iran e fazioni come Hamas palestinese o Hezbollah libanese, che lavorano sotto il mandato del Consiglio di sicurezza dell’ONU.
In questo contesto, “il movimento Houthi si è trasformato da organizzazione locale con capacità limitate in una potente organizzazione militare che ha ampliato le sue capacità operative ben oltre i territori che controlla”, si legge nel rapporto.
Gli esperti riferiscono inoltre che da anni i combattenti Houthi si recano per “addestramento tattico e tecnico” al di fuori dello Yemen, in particolare nei centri di addestramento di Iran e Hezbollah in Libano.
Inoltre, gli esperti ritengono che Hezbollah sia “uno dei principali sostenitori degli Houthi” e che sia anche coinvolto nella “struttura decisionale” dei ribelli yemeniti, nel sostegno all’assemblaggio di sistemi d’arma, nella sua gestione finanziaria, nell“indottrinamento dei giovani” e nella “propaganda”.
Inoltre, il rapporto afferma che gli Houthi hanno utilizzato l’argomento della solidarietà con i palestinesi per procedere con una “massiccia campagna di reclutamento” di nuovi membri.
Secondo le stime citate nel rapporto, il numero di combattenti Houthi ha raggiunto quota 350.000 entro la metà del 2024, rispetto a 220.000 nel 2022 e 30.000 nel 2015. Sono anche reclutati giovani e bambini, nonché immigrati etiopi privi di documenti, che sono costretti a unirsi alle loro fila.