AgenPress. “Una vicenda terribile nella bassa modenese dove una ragazza di 15 anni è stata insultata, minacciata e picchiata da alcune ‘amiche’ di fede musulmana perché ha osato togliersi il velo. Episodio gravissimo che rilancia il tema delle giovani donne islamiche che vogliono essere libere di non portare il velo e che spesso vengono costrette a portarlo con la violenza. Bene ha fatto questa ragazza, con il supporto della famiglia, a denunciare.
Quante sono però le giovani che purtroppo sono costrette al velo, ai matrimoni combinati, a non lavorare, a non uscire senza il permesso? Dove sono le femministe? In silenzio come al solito? Questo episodio evidenzia peraltro un estremismo di matrice islamica anche tra i giovanissimi delle seconde generazioni.
A maggior ragione trovo insostenibile che sinistra ma anche istituzioni europee e Onu considerino il velo un simbolo di libertà e integrazione quando è uno strumento di oppressione e sottomissione. Per questo da tempo ritengo che il velo islamico vada bandito dalle scuole, visto che nessuna bambina o adolescente lo mette liberamente. In Europa noi della Lega portiamo avanti da anni una battaglia contro chi veicola positivamente nelle comunicazioni il velo islamico.
Queste ragazze hanno bisogno del nostro sostegno e del nostro supporto nella loro richiesta di libertà. Invece la sinistra e anche le istituzioni europee le ignorano per non perdere il supporto elettorale delle comunità islamiche. In queste ore abbiamo visto le nuove drammatiche proteste delle giovani iraniane, con una ragazza che si è spogliata ribellandosi alle imposizioni del regime islamico. Il silenzio colpevole del mondo femminista, dell’Europa e dell’Onu è semplicemente vergognoso”.
Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata della Lega.