AgenPress. “È importante fare una legge nazionale sulla rigenerazione urbana. Oggi non c’è. Ci sono solo provvedimenti delle singole Regioni, ognuna fatta in maniera diversa, con idee diverse”.
Lo ha dichiarato Luciano Ciocchetti, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare “One Health”, intervenendo all’iniziativa L’Italia che abiteremo by Remind” chiusasi nella serata dell’8 Luglio 2025 presso il Palazzo INAIL e le cui giornate di approfondimento sono in corso a Roma.
Il Presidente dell’Intergruppo Parlamentare ha posto l’attenzione sulla necessità di affrontare in modo organico e coerente il tema della rigenerazione dei quartieri e del patrimonio edilizio esistente. “Manca una norma di indirizzo nazionale che sia in grado di identificare una procedura omogenea – ha affermato –. Voi lo sapete meglio di me quanto questo Paese abbia bisogno di rigenerare il proprio costruito, i propri quartieri, le proprie realtà”.
Nel suo intervento, l’onorevole ha anche criticato l’evoluzione della pianificazione urbanistica degli ultimi decenni, in particolare nella capitale: “Nelle nostre città, negli ultimi 20-30 anni, abbiamo abbandonato la capacità di pianificare.
Un urbanista non dovrebbe pensare solo al metro quadro, al cemento armato, ma alla qualità della vita, all’abitare, al quartiere, alla mobilità”.
Ampio spazio è stato dedicato anche al lavoro dell’Intergruppo parlamentare “One Health”, che coinvolge 35 deputati e senatori di diverse forze politiche: “One Health, come sapete meglio di me, significa salute umana, salute animale, salute dell’ambiente. Mette insieme questa visione olistica per tentare di governare in maniera diversa”.
Tra le emergenze affrontate: l’antimicrobico-resistenza, “che è la pandemia del momento, anche se se ne parla pochissimo”, e la sicurezza alimentare.
Un nuovo tavolo tecnico si sta ora concentrando sul nesso tra salute e ambiente: “Il cambiamento climatico e altri fenomeni che stiamo vivendo impongono un cambio di paradigma. Vogliamo costruire proposte di rigenerazione partendo dalle grandi città, con dati tecnico-scientifici”.
Infine, Ciocchetti ha annunciato la prossima pubblicazione di un documento ufficiale: “A ottobre presenteremo un documento scientifico su questi temi. Per esempio, sulla necessità di piantare più alberi e non di abbatterli, come purtroppo si sta facendo in molte città”.
L’Italia che abiteremo è organizzata e promossa da Remind, associazione delle buone pratiche dei settori produttivi della Nazione, e i contributi dei protagonisti dell’iniziativa andranno ad arricchire il “Libro bianco su Sicurezza, Sostenibilità, Innovazione e Investimenti” messo a disposizione dei Decisori per le linee strategiche e le politiche industriali per la crescita dello Stato.
Paolo Crisafi Presidente di Remind: “Abitare non significa solo risiedere in uno spazio, ma prenderne parte. È costruire senso nei luoghi, generare relazioni, custodire memoria e futuro. È un gesto culturale, economico e sociale che implica cura, visione e responsabilità. Significa valorizzare il patrimonio urbano e rurale, trasformare gli spazi in ambienti sani, sicuri, sostenibili, accessibili e connessi ai bisogni delle famiglie, delle imprese e delle comunità. Con l’iniziativa L’Italia che abiteremo, vogliamo contribuire a delineare politiche pubbliche e strategie industriali che, partendo dalle buone pratiche dei settori produttivi, guidino la trasformazione dell’Italia rendendola sempre più capace di offrire benessere e sicurezza a tutti i cittadini.”