AgenPress. Voglio ringraziarli perché i numeri impressionanti di questa Conferenza – 70 Nazioni rappresentate, oltre 40 organizzazioni internazionali, migliaia tra aziende e realtà della società civile – raccontano meglio di qualsiasi altra iniziativa quale futuro tutti insieme vediamo per l’Ucraina e con quanta convinzione crediamo in quel futuro.
Il colpo d’occhio, per chi ha la possibilità di vederlo da questo palco, è di straordinario impatto e chiaramente, per questo, voglio ancora una volta ringraziare il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, tutta la Farnesina, tutti coloro che si sono prodigati per la riuscita di questo evento. Così come voglio salutare e ringraziare gli altri Ministri del Governo italiano presenti, il Presidente del Senato Ignazio La Russa e i Leader dei Governi delle Nazioni che prima di noi hanno avuto la responsabilità di organizzare questa Conferenza e quelli che l’avranno dopo di noi ricevendone il testimone.
Questa partecipazione così ampia, a così alto livello, trasmette al mondo un messaggio estremamente importante. Dice che ognuno di noi è qui per fare la sua parte per un obiettivo comune, che è guardare oltre l’insopportabile ingiustizia che da più di tre anni viene inflitta al popolo ucraino e sapere immaginare ora una Ucraina ricostruita, libera, prospera. E dice che intendiamo raggiungere questo scopo non solo aiutando l’Ucraina a difendersi, portando avanti ogni sforzo per arrivare alla pace, come stiamo facendo, ma anche e soprattutto sapendo immaginare il dopo, interrogandoci su come ricostruire quello che è stato distrutto: strade, ponti, scuole, chiese, ospedali.