Michele Stella (Polis Sgr) a “l’Italia che abiteremo by Remind: “Serve una visione stabile e condivisa per attrarre investimenti privati”

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AgenPress. Si è conclusa il 9 luglio 2025 la giornata di approfondimento dell’iniziativa “L’Italia che abiteremo by Remind” presso Palazzo Inail a Roma,  un incontro che rappresenta un’importante occasione di confronto tra Rappresentanti del Governo, del Parlamento e delle Istituzioni insieme a Imprenditori, Manager e Professionisti con l’obbiettivo di individuare linee guida e buone pratiche per il benessere e la sicurezza di Famiglie e Imprese; ciò al fine di favorire il processo di trasformazione degli stili di vita nei luoghi, spazi, territori e città in cui le Persone vivono, operano e transitano.

«Il punto non è solo spendere ma creare una visione comune. Solo se questa visione esiste – chiara, condivisa, credibile – il capitale privato potrà essere attratto». Così ha esordito Michele Stella Amministratore Delegato di Polis Sgr durante l’iniziativa. «Viviamo troppo spesso in un clima di consenso generico. Tutti d’accordo sul riqualificare, sul migliorare, sul rigenerare. Ma non basta l’accordo di principio: servono scelte. Servono priorità. Servono regole. E soprattutto, serve un metodo.

Un metodo scientifico e condiviso, che faccia sopravvivere i progetti ai cambi di stagione politica. Perché se ogni cinque anni cambiamo rotta, se passiamo dalla pista ciclabile all’alta velocità come se fossero alternative intercambiabili, il capitale privato non ci seguirà».

L’Amministratore Delegato di Polis Sgr ha quindi posto l’accento su un nodo poco affrontato ma strategico: il potenziale inespresso degli investitori istituzionali italiani, a partire dai fondi pensione. «Oggi quei fondi gestiscono circa 130 miliardi di euro, ma il 70-80% è investito in strumenti liquidi o in Borsa. Solo una minima parte, meno del 10%, è destinata a immobili o infrastrutture. Eppure, cinquant’anni fa proprio quei fondi contribuivano a costruire alloggi e città».

«Perché non accade più? Perché un fondo pensione non può permettersi troppa volatilità. Non può essere coinvolto in piani esposti ai capricci delle stagioni politiche. Perciò servono regole serie, un quadro stabile e condiviso. Solo così potremo mobilitare quelle risorse oggi ferme, “parcheggiate” per mancanza di garanzie».

Una riflessione che si apre anche alla dimensione culturale e politica della programmazione: «Il mondo è pieno di capitali, anche se troppo concentrati. Ma quei capitali cercano progetti solidi, che rendano la vita migliore. E noi, in Italia, non possiamo più permetterci improvvisazioni. Se vogliamo coinvolgere il privato, dobbiamo cambiare le regole una volta per tutte. E farlo insieme».

L’Italia che abiteremo è organizzata e promossa da Remind, associazione delle buone pratiche dei settori produttivi della Nazione, e i contributi dei protagonisti dell’iniziativa andranno ad arricchire il “Libro bianco su Sicurezza, Sostenibilità, Innovazione e Investimenti” messo a disposizione dei Decisori per le linee strategiche e le politiche industriali per la crescita dello Stato.

Paolo Crisafi Presidente di Remind: “Abitare non significa solo risiedere in uno spazio, ma prenderne parte. È costruire senso nei luoghi, generare relazioni, custodire memoria e futuro. È un gesto culturale, economico e sociale che implica cura, visione e responsabilità.

Significa valorizzare il patrimonio urbano e rurale, trasformare gli spazi in ambienti sani, sicuri, sostenibili, accessibili e connessi ai bisogni delle famiglie, delle imprese e delle comunità. Con l’iniziativa L’Italia che abiteremo, vogliamo contribuire a delineare politiche pubbliche e strategie industriali che, partendo dalle buone pratiche dei settori produttivi, guidino la trasformazione dell’Italia rendendola sempre più capace di offrire benessere e sicurezza a tutti i cittadini.”

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