Non basta spegnere un singolo spazio quando esplode l’indignazione pubblica: la piattaforma è ancora infestata da ambienti che alimentano la cultura del branco, la mortificazione delle donne e la violenza online. Meta deve garantire un impegno strutturale e permanente, con sistemi di monitoraggio costante e la rimozione di qualsiasi contenuto che violi i diritti degli utenti.
Il Codacons sottolinea che continuare a tollerare ambienti virtuali del genere equivale a normalizzare discriminazioni e abusi, con ricadute dirette sul fenomeno della violenza sulle donne. Per questo l’Associazione ribadisce la richiesta di introdurre filtri stringenti per l’accesso dei minori ai social, così da evitare che ragazzi e adolescenti vengano esposti a contenuti tossici e pericolosi.
“Non ci accontenteremo di chiusure parziali o tardive” – dichiara l’Associazione. “Pretendiamo che Meta garantisca il rispetto dei diritti fondamentali degli utenti e ponga fine, una volta per tutte, a questa deriva digitale che calpesta la dignità delle donne e in genere delle vittime”.