AgenPress. “La manovra 2026 introduce un cambiamento inatteso e pesante per chi affitta case per periodi brevi: la cedolare secca sale dal 21% al 26% anche per la prima abitazione. Finisce così la riduzione introdotta un anno fa per i piccoli proprietari. Si tratta di un peso enorme per le famiglie, ma anche di una misura che incide negativamente su turismo, studenti e lavoratori”.
Lo afferma Gino Sciotto, presidente nazionale della FAPI (Federazione Autonoma Piccole Imprese), commentando le nuove disposizioni contenute nella legge di bilancio.
“In un momento di grande difficoltà economica e di crescente pressione fiscale, colpire nuovamente i piccoli proprietari significa scoraggiare gli investimenti e ridurre l’offerta abitativa per chi cerca soluzioni temporanee — prosegue Sciotto —.
Chiediamo con forza al Governo di rivedere in sede di conversione questa disposizione, restituendo equità e stabilità al settore”.