Elon Musk: “Donald Trump è nei file di Epstein”. Dichiarazioni che scuotono la politica USA

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. Elon Musk torna a far parlare di sé con un’affermazione che rischia di scuotere profondamente gli equilibri politici americani. In un’intervista trasmessa ieri sera sul popolare The Joe Rogan Experience, il CEO di Tesla e SpaceX ha dichiarato che Donald Trump sarebbe presente nei file associati a Jeffrey Epstein, il controverso finanziere morto in carcere nel 2019 mentre era in attesa di processo per traffico di minori.

“Trump è nei file. Ne sono certo. Non sto dicendo che abbia fatto qualcosa, ma il suo nome c’è, e non è l’unico”, ha detto Musk, aggiungendo di aver visto “documenti non ancora resi pubblici”.

La dichiarazione ha suscitato un terremoto mediatico e politico. Il team legale di Donald Trump ha immediatamente smentito ogni collegamento diretto con Epstein, definendo le parole di Musk “una menzogna irresponsabile, diffamatoria e motivata da ragioni politiche”.

Anche la Casa Bianca, dove Trump è tornato nel 2024 come presidente, ha emesso una nota ufficiale:

“Il Presidente non ha mai avuto alcun coinvolgimento con Jeffrey Epstein né con le sue attività illecite. Musk si assuma la responsabilità delle sue affermazioni.”

Nonostante le polemiche, Elon Musk ha rincarato la dose su X (ex Twitter), pubblicando nella notte un post criptico:

I file usciranno. E molti faranno finta di sorprendersi.”

Il miliardario non ha fornito ulteriori prove, ma ha suggerito che “alcuni archivi, finora classificati, verranno resi pubblici nei prossimi mesi” e che “nessuno sarà al sicuro”.

Il riferimento è probabilmente al cosiddetto “Epstein Black Book”, l’agenda contenente centinaia di nomi di politici, imprenditori, accademici e celebrità che avrebbero avuto contatti con Epstein o frequentato la sua isola privata nelle Isole Vergini. Negli anni, diverse versioni del “libro nero” sono circolate online, ma molte sono state giudicate parziali o non verificate.

Nel 2023 alcuni documenti giudiziari furono desecretati, ma il nome di Trump – pur citato come conoscente occasionale di Epstein – non appariva tra i sospettati di attività illecite. Le nuove affermazioni di Musk riaprono il caso con una nuova luce.

L’affermazione arriva in un momento delicatissimo: con le elezioni di mid-term del 2026 già all’orizzonte e un clima polarizzato, ogni scandalo può avere conseguenze imprevedibili. I democratici, al momento, mantengono cautela, ma fonti interne parlano di “indagini indipendenti in valutazione”.

Secondo esperti legali, le parole di Musk potrebbero portare a una richiesta formale al Congresso per la desecretazione di ulteriori documenti legati al caso Epstein. Se si dovesse accertare la veridicità delle accuse, lo scenario politico e giudiziario americano potrebbe cambiare radicalmente.

 

 

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -