Nel caldo pomeriggio del 12 giugno, Lamezia Terme ha scritto una pagina significativa della sua storia amministrativa e civica. Nella sala “Lusi” del Comune, gremita di cittadini, autorità e volti noti della politica locale, si è celebrato non solo il passaggio di testimone tra due sindaci, ma anche un momento di alto valore simbolico: il Rito della Fascia Tricolore, promosso dalla Fondazione Insigniti OMRI
AgenPress. Dopo dieci anni alla guida della città, Paolo Mascaro ha consegnato la fascia tricolore al nuovo sindaco, Mario Murone, dando vita a un gesto carico di significato istituzionale e umano. Non una semplice formalità, ma un vero e proprio rito solenne che ricalca, nella dimensione locale, la cerimonia della campanella a Palazzo Chigi. Un passaggio che, oltre a sancire il trasferimento delle funzioni amministrative, ha rappresentato un atto di rispetto per le istituzioni, di continuità democratica e di appartenenza alla comunità nazionale.
A voler promuovere questo momento con rinnovata enfasi è stata la Fondazione Insigniti OMRI, guidata dal prefetto Francesco Tagliente, che da tempo lavora per rafforzare i valori civici e costituzionali attraverso simboli e gesti che parlano al cuore del cittadino. «Il Rito della Fascia Tricolore», spiega il prefetto Tagliente, «non è solo un simbolo di passaggio, ma un’occasione per educare al rispetto, alla partecipazione e al valore dell’unità nazionale».
L’emozione nei volti dei presenti, le parole accorate dell’ex sindaco Mascaro e la solenne assunzione di responsabilità del nuovo primo cittadino Murone hanno dato sostanza concreta a questa visione. «Dobbiamo capire che il nostro ruolo non è solo di amministratori», ha dichiarato Murone, «ma anche di custodi della moralità pubblica e dell’onestà. Lamezia merita un futuro diverso».
Questo gesto, che potrebbe sembrare solo cerimoniale, si rivela invece un potente strumento educativo. Rende visibile e tangibile il senso della democrazia: il potere che si trasmette nel rispetto delle regole e della volontà popolare. Riafferma il valore del tricolore come simbolo che unisce, al di là delle divisioni ideologiche e delle contingenze politiche.
Lamezia Terme, accogliendo e attuando con pienezza di significato il Rito della Fascia Tricolore, si presenta come esempio virtuoso che andrebbe esteso a tutti i comuni italiani, perché la buona amministrazione passa anche attraverso i simboli, i gesti, la capacità di far sentire ogni cittadino parte di un progetto più grande.
In un’Italia che ha bisogno di fiducia, coesione e partecipazione attiva, queste cerimonie non sono solo rituali, ma atti concreti di educazione civica. E Lamezia, con questo passaggio di consegne, ha dato una lezione di stile, responsabilità e orgoglio repubblicano.
