AgenPress. Nel mercato globale i dazi di Trump non sono ben visti, a torto o ragione il Presidente degli Stati Uniti cerca di difendere il prodotto nazionale americano. Questa deve essere una lezione sia all’Europa e sia al governo italiano, perchè oltre a negoziare i dazi, dovrebbe immediatamente aprire il dibattitto in Parlamento per tutelare e rendere più forte il Made in Italy.
Mentre in Sicilia a cosa starà pensando il Presidente Schifani? La CGA di Mestre sostiene che sarà la Sicilia ad essere la regione più penalizzata, il nostro coordinamento siciliano delle “Partite Iva” è di tutt’altro avviso, in quanto la Sicilia, isola del sole e dei prodotti agroalimentari irripetibili per la loro peculiarità, subisce la concorrenza sleale delle merci che arrivano dai paesi in cui non devono sottostare alle assurde regole dell’Europa e dove non esistono diritti per i lavoratori e la tassazione è decisamente inferiore.
Ma non basta. La Sicilia subisce lo svantaggio dell’insularità che determina maggiori costi di produzione, di trasporto, di energia e di altre utenze.
L’aspetto che deve allarmare il Presidente Schifani è il continuo aumento, in termini percentuali, dell’inflazione, i costi dell’insularità che discriminano le piccole e medie imprese e il progressivo impoverimento dei siciliani.
La partita per la produzione agroalimentare siciliana si gioca proprio nel salvare l’isola dalla sua stessa condizione che, sembrerà strano, ma da tale svantaggio può averne un grosso vantaggio in termini di competitività.