Si è suicidato in carcere Stefano Argentino, il femminicida di Sara Campanella

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AgenPress. Stefano Argentino, 33 anni, si è tolto la vita nella sua cella del carcere di Gazzi a Messina, dove era detenuto con l’accusa di aver ucciso brutalmente Sara Campanella, la sua ex compagna, lo scorso aprile. La giovane donna, 27 anni, era stata accoltellata in pieno giorno, in strada, sotto gli occhi attoniti di passanti e vicini di casa.

Secondo quanto riferito dalla polizia penitenziaria, Argentino si sarebbe impiccato durante la notte, usando un lenzuolo. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione da parte degli agenti e del personale sanitario. L’uomo non era sotto sorveglianza speciale, ma aveva mostrato segni di profondo disagio nelle ultime settimane.

L’omicidio di Sara Campanella aveva profondamente scosso la città di Messina e l’intero Paese. La giovane era stata aggredita mentre si recava al lavoro. Aveva già denunciato il suo ex per minacce e molestie, ma non era stata attivata alcuna misura di protezione in tempo.

La notizia del suicidio di Argentino riapre il dibattito su giustizia, tutela delle vittime e sistema carcerario, lasciando l’amaro in bocca a chi sperava in un processo che facesse piena luce sulla vicenda.

I familiari di Sara, distrutti dal dolore, hanno commentato con poche parole: “A noi resta solo il vuoto. Nessun gesto potrà ridarci nostra figlia.”

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