AgenPress. Secondo i dati Istat resi noti oggi, a settembre le vendite in valore al dettaglio sono diminuite dello 0,5% su base mensile e salgono dello 0,5% su base annua.
“Dati desolanti! Rispetto ad agosto non si registra un solo dato positivo, né in valore né in volume, né per gli alimentari né per i non alimentari. Su base annua, invece, si salvano solo le vendite in valore dei beni alimentari, ma si tratta di un’illusione ottica che dipende dal rialzo astronomico dei prezzi dei Prodotti alimentari e delle bevande analcoliche che a settembre sono decollate del 3,7% su base annua. Non per niente quelle in volume sono precipitate dell’1,8%, con un divario rispetto a quelle in valore di ben 3,3 punti percentuali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Gli italiani, insomma, mangiano sempre meno cibo, pur spendendo di più. Traducendo in euro il dato dei volumi consumati su settembre 2024, le spese alimentari per una famiglia media scendono su base annua di 115 euro a prezzi del 2024. Una coppia con 2 figli acquista 167 euro in meno di cibo, una coppia con 1 figlio 146 euro” conclude Dona.
