AgenPress. Da notizie di stampa si apprende che la vicepreside di una scuola di Grosseto è stata vittima di un’azione violenta da parte di un alunno di 15 anni.
Ancora un altro gesto di violenza improvvisa che ci interroga su quanto spesso accade nella scuola che dovrebbe essere per sua natura “zona franca” da ogni forma di violenza verbale o fisica.
La vicepreside ha notato la presenza dell’alunno fuori dalla scuola che sembrava “disorientato” e interviene per constatare le condizioni. Nel frattempo, ha allertato i genitori che tempestivamente sono arrivati.
Purtroppo, in presenza del padre, la reazione improvvisa dell’alunno ha comportato un violentissimo pugno in faccia con conseguente grave lacerazione all’interno della bocca.
“L’intervento tempestivo della vicepreside nei confronti di un alunno in apparente stato confusionale – afferma il Presidente di Ancodis Rosolino Cicero – ci pone di fronte all’evidenza che la collega non tirandosi indietro rispetto alla sua funzione è intervenuta con l’intenzione di prendersi cura dell’alunno e ha cercato di trovare una soluzione ad un disagio che aveva indotto l’alunno a non entrare a scuola”.
“Come accade in tutte le scuole – continua il Presidente di Ancodis – si constata l’importante presenza della figura del vicepreside che senza avere alcun riconoscimento giuridico e contrattuale interviene di fronte ad una improvvisa emergenza assumendo l’onere di trovare la soluzione sia sul piano organizzativo, educativo e relazionale”.
“In questa circostanza, il senso di responsabilità e l’etica professionale della vicepreside – conclude Cicero – ha posto al centro dell’attenzione l’alunno che si trovava fuori dalla scuola in una condizione certamente non serena anche in relazione alla sua sicurezza. Alla collega vicepreside alla quale va riconosciuto il merito di un intervento tempestivo esprimiamo la nostra solidarietà con l’augurio di pronta guarigione e all’alunno auguriamo di prendere consapevolezza del grave gesto e di riprendere serenamente e prima possibile il percorso di studio. Il nostro auspicio è il rapido ritorno alla serenità per la comunità scolastica”
